Fienga: "Mourinho alla Roma? È stata un'intuizione degli azionisti. Totti sta facendo la sua attività"
Tanti i temi affrontati dal CEO della Roma, Guido Fienga, durante la lunga intervista rilasciata ai microfoni di Retesport nel giorno dell'anniversario dello scudetto della Roma del 2000 al Roma Club Testaccio. Ecco i passaggi principali.
MOURINHO - "È stata un'intuizione degli azionisti. Quando si è presentata la possibilità lo hanno subito pensato ma sono stati soprattutto bravi a convincerlo. E' uno degli allenatori più importanti da un punto di vista di incarnare quello che vogliamo, è il numero uno. Sono stati bravi a convincerlo, in pochissimo tempo si è chiuso l'accordo. Ovvero poco prima che venisse annunciato. I Friedkin sono molto intelligenti e imparano alla svelta. Hanno cominciato anche a imparare l'italiano, ma non so quando può esserci una conferenza stampa".
MERCATO - "Di mercato non parlavo prima quando ero responsabile, figuriamoci ora che per fortuna non è così. Una cosa l'abbiamo detta e vogliamo che sia chiara. Abbiamo preso Mourinho perché venga qui e ci insegni a vincere. E' un percorso, un progetto e bisogna lasciarlo lavorare perché non è una cosa immediata. E il percorso seguirà i parametri che ci siamo dati. Il mondo del calcio è cambiato, vedi i top club che spendevano cifre inarrivabile per noi e ora non faranno niente. Noi vogliamo creare un progetto vincente e che sia sostenibile. I giocatori li sceglieranno Mourinho, Pinto con la proprietà. Aspettatevi la serietà del progetto più che colpi, che se ci saranno è perché saranno funzionali. Non dobbiamo impressionare nessuno. Cristiano Ronaldo? Non credo".
STADIO - "Dove sorgerà? A saperlo... Il progetto che abbiamo seguito come società finora non è più stato ritenuto sostenibile. Per una serie di motivi, figlio anche di un tempo che non c'è più, il Covid ha cambiato le carte in tavola. L'intenzione è costruire uno stadio, e solo uno stadio, con una capienza che sarà ritenuta conveniente, il più possibile vicino ai tifosi. Vicino quindi alle aree in cui i tifosi già sono che non comportino migrazioni di 60mila persone ogni volta e farglielo vivere quotidianamente. Deve essere la casa dei romanisti, quindi devono averlo vicino per viverlo. Ad oggi non siamo ancora riusciti a chiudere la procedura di Tor di Valle, quindi non possiamo dire altro. Le idee ci sono, i criteri sono questi".
TOTTI - "Abbiamo un ottimo rapporto con Francesco, per me è affettuoso. Totti sta facendo la sua attività, ha un ottimo rapporto con la Roma e questa proprietà. Sta facendo il suo percorso professionale, che poi se fatto bene a noi non viene male. Sta sviluppando giovani, fa scouting, è un rapporto che funziona. Non c'è la necessità che stia dentro o fuori, e da lui non c'è questo tipo di richiesta. Il rapporto è assolutamente buono, lo è anche con la proprietà e non ci sono avversità derivate da fatti antichi. E' un rapporto di collaborazione, perché lui fa certe cose per alcuni giocatori che sono anche nelle nostre giovanili. Segue diversi giovani e li sviluppo e a noi va bene così".
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