Di quali calciatori avrebbe bisogno Sarri per migliorare il gioco della Juventus?
A pochi giorni dall'ultima partita di campionato e dopo aver vinto il nono Scudetto consecutivo, è tempo di riflessioni e di primi bilanci in casa Juventus. La rivoluzione in casa bianconera è partita, con le sue relative problematiche, ma è partita. Il cambiamento tecnico-tattico importato da Maurizio Sarri va compiuto gradualmente, in quanto è un processo lungo e complicato, che richiede tempo e pazienza. In questo suo primo anno a Torino, l'ex allenatore del Chelsea ha cercato una sorta di compromesso tra le sue idee e le caratteristiche della rosa a disposizione, non riuscendo però a portare quel tipo di calcio offensivo con continuità e perdendo un po' anche in solidità. La sua prima Juventus è una squadra che ancora non pensa e agisce come tale, portandolo quasi a contraddire la sua filosofia di gioco, anche per la mancanza di giocatori adatti. L'allenatore toscano ha svelato in un'intervista recente che servirà un acquisto per reparto. Quali sono i giocatori perfetti per arrivare a completare questa trasformazione?
La prima evidente mancanza nella rosa bianconera riguarda l’assenza di due terzini in grado di sovrapporsi al laterale offensivo di riferimento, così da poter sfruttare il campo in ampiezza. Se l'adattamento di Cuadrado a terzino destro ha portato a ottimi risultati, lo stesso non si può dire per la corsia mancina, con Alex Sandro protagonista di un'involuzione quasi inspiegabile. Il terzino colombiano è progressivamente migliorato difensivamente nella scelta delle giuste posture da adottare nell’uno contro uno, nella lettura delle coperture, ma soprattutto nella gestione dei tempi, oltre alle sue già note capacità nello sviluppo offensivo, con corse in avanti, dribbling riusciti e capacità di associarsi con i compagni. A sinistra il brasiliano, oltre a un calo fisico che lo ha portato ad essere poco incisivo sia in fase offensiva sia in fase di non possesso, soffre e paga anche l'assenza di un interno con il quale dialogare nello stretto per aggirare l’avversario diretto. Matuidi ha ottimi tempi di inserimento, ma non è sicuramente il tipo di mezzala consono e funzionale al gioco di Sarri. Tuttavia Alex Sandro rimane uno dei migliori terzini sinistri in circolazione e per questo la soluzione più sensata sembra quella di cercarne un vice affidabile sul mercato. Juventus che potrebbe andare a confermare Luca Pellegrini, di ritorno dal prestito a Cagliari, dove ha ben figurato.
Nella zona mediana del campo mancano sostanzialmente due profili, una mezzala di qualità e una di quantità. Il vertice basso è un altro ruolo che manca dopo l'addio di Pjanic, ma la soluzione al problema è già nell'organico. Dopo aver constatato che il bosniaco non era in grado di giocare i famosi "150 palloni a partita" al giusto ritmo, il tecnico bianconero ha deciso di spostare Bentancur, meno creativo ma più immediato nei tempi della giocata rispetto al bosniaco e con una grinta e ferocia nel recupero palla strabiliante. Tornando alle mezzali, la Vecchia Signora si è mossa d'anticipo sul mercato e ha messo a segno due colpi straordinari, andando a rinforzare un reparto molto in difficoltà durante tutta la stagione. Nello scambio con Pjanic è arrivato Arthur, classe '96 proveniente dal Barcellona. Il giovane talento brasiliano sa fare bene parecchie cose: ha giocato come centrocampista centrale, è un maestro nel districarsi tra le maglie avversarie e nel far girare velocemente il pallone. Arthur sa gestire situazioni complicate e ha un’ottima visione di gioco, tutte qualità che lo rendono perfetto come interno di centrocampo nella scacchiera di Sarri.
Juventus che è alla ricerca, come detto in precedenza, anche di un giocatore fisicamente solido e creativo che possa, alternativamente, partecipare alla prima costruzione e rendere meno sterile e prevedibile la circolazione palla e la rifinitura negli ultimi metri di campo. La sensazione è che Dejan Kulusevski, acquistato dall'Atalanta nel mercato di gennaio, possa essere l'identikit della mezzala destra perfetta per l'allenatore toscano. Lo svedese classe 2000 ha giocato questa stagione a Parma, ricoprendo il ruolo di esterno d'attacco, segnando 10 gol e fornendo 8 assist. Tecnica, velocità, visione di gioco, gran tiro da fuori, queste le sue qualità principali. Nella Primavera dell’Atalanta giocava da mezzala destra a piede invertito, ruolo che ha dichiarato essere il suo preferito, in quanto predilige giocare in una zona di campo più centrale. Ha tutte le caratteristiche per esplodere sotto la guida di Sarri.
Infine c'è la questione prima punta. Alla Juventus è mancato quel tipo di giocatore, quel centravanti di riferimento in grado di andare a riempire l'area avversaria, vista la bravura nel tirare fuori i centrali avversari di Dybala e Ronaldo. Trovare l'attaccante che cuce il gioco tra le linee, crea spazi per gli inserimenti dei compagni e garantisce 15-20 gol a stagione è al momento la priorità di questa squadra. Duvan Zapata sarebbe senza dubbio il profilo ideale, in quanto risponde a tutte queste caratteristiche, andrebbe a ringiovanire il reparto (29 anni contro i 33 di Higuain) ed è nel pieno della sua maturità calcistica. Il colombiano è tra i migliori bomber del nostro campionato da ormai due anni e sembra pronto per una big. Maurizio Sarri resta in attesa, desideroso di vincere anche con il suo amato bel gioco.
Segui 90min su Facebook, Instagram e Telegram per restare aggiornato sulle ultime news dal mondo della Juventus e della Serie A.