Di Maria: "La Juve ha insistito molto, impossibile rifiutare. Qui per vincere"

Angel Di Maria
Angel Di Maria / Stefano Guidi/GettyImages
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Angel Di Maria, nuovo acquisto della Juventus, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai giornalisti nella consueta conferenza stampa di presentazione. Il giocatore argentino parla a tutto tondo: dalle sue condizioni fino al ruolo, per poi passare per le motivazioni che l'hanno spinto a scegliere i bianconeri. Ecco quanto affermato.

Le prime parole: "Innanzitutto buongiorno a tutti, sono contento di essere qui, di poter indossare questa maglia, è fantastico entrare in questo grande club italiano. Mi hanno ricevuto tutti con grande affetto, grazie", riporta IlBianconero.com

Su quale Di Maria arriva alla Juve: "Lo stesso di sempre, elettrico, che vuole vincere a tutti i costi, vuole essere un campione. Non gli piace perdere. Eccolo il Di Maria alla Juve, mi hanno scelto per questo, è importante per loro quanto per me. Credo che sarà importante lavorare, farlo al massimo per la squadra e per me. Diciamo che l'hanno detto molte volte, nel calcio le cose cambiano molto velocemente. Il calcio è così, in un anno può cambiare il progetto e sono tranquillissimo. Cercherò di fare del mio meglio". 

Sulla Nazionale: "La mia testa è alla Juve e basta, la Nazionale viene dopo, sono qui per vincere e per lavorare in questo grande club. La Nazionale arriva quando dovrà arrivare, non ci penso. Sono qui per vincere il più possibile e fare tutto il meglio. La Nazionale ben venga, ci penserò in quel momento". 

Sul secondo anno: "Non si sa, il calcio cambia molto. Il momento dell'arrivo è stato incredibile, non ho parole per ringraziare. Influisce comunque sul giocatore. Voglio che la Juve torni a essere la Juve, che vinca lo scudetto, che vinca tutto ciò che si deve vincere. Poi pensiamo al resto". 

Sul ruolo: "Il ruolo? Quello di sempre, mi piace fare l'assistman, far parte di un gruppo importante di calciatori, essere uno in più. Cercare di fare il meglio per la squadra. Mi piace molto fare assist, spero di fare come negli anni precedenti, di farne tanti". 

Sulla Juve e su Allegri: "Una squadra così importante come la Juve, se sta dietro di me per 40 giorni, insistendo molto, è impossibile dire di no, come ho già detto sono stati dietro di me aspettando che terminasse il contratto, che finisse il contratto al Psg. Ho tardato a rispondere per questioni familiari, volevo la mia famiglia contenta, c'era la nazionale, poi le vacanze per tutti dovevano essere tranquille. Ho parlato prima delle vacanze e ho comunicato la decisione. Allegri? Non abbiamo parlato molto, niente tattica, ora c'è da correre e da essere pronti fisicamente. Poi la parte tecnica arriverà presto". 

Sulle caratteristiche: "Sono un giocatore a cui piace giocare, in generale in qualsiasi ruolo, essere parte degli 11 sempre. Ho un carattere forte, guardo sempre avanti e lotto per i risultati. La posizione che mi piace di più è quello di attaccante di destra, per infilarmi e tirare di sinistro. Ma dipenderà dalla scelta dell'allenatore. Lui mi dirà dove vuole che giochi".

Sulla scelta: "Venire alla Juve o in un'altra squadra mi dà la possibilità di giocare poi in Nazionale, non ha granché a che vedere con la scelta che ho fatto. Ho scelto la Juve perché è il club più importante d'Italia, ha le carte per vincere tanti titoli. Ha una squadra forte e se una squadra così mi ha cercato pensa che sarò all'altezza. Per questo ho scelto di venire qua". 

Ángel Di María
Angel Di Maria / Stefano Guidi/GettyImages

Su Buffon e Maradona: "Diego è Diego, è stato quello che tutti sappiamo. Ho un rapporto bello con Buffon, che è davvero una persona fantastica. Ho parlato con lui anche il giorno in cui ho firmato. Venire qui è importante per tutte queste ragioni. La testa però è tranquilla, sono coi piedi per terra e farò il meglio, come in tutte le squadre in cui sono stato. Conosco Pogba, le sue qualità, poi ci sono i giovani che dobbiamo aiutare. La voglia è grande, per far tornare la Juve a vincere tutto".

Sempre sulla Juve: "La Juve è la Juve, ha vinto tantissimi titoli perché ha grande qualità, è un grande club. Non ha vinto molto, adesso ha tanta voglia di tornare ai massimi livelli. La voglia di venire è grande per poter aiutare la Juve a tornare a grandi livelli. Credo che sia importante formare un buon gruppo, fare meglio anche a livello di spogliatoio". 

Sul mercato: "In realtà è l'unica squadra con cui ho parlato dall'inizio in maniera intensa, sono amico di Rui Costa al Benfica, mi ha scritto e contattato, per l'amicizia che abbiamo, ma niente di più. La Juve è stata molto insistente, mi ha seguito, dietro 40 giorni aspettando la mia decisione. La grandezza del club me l'ha fatta accettare. Ho anche conosciuto diversi giocatori e anche questo ha condizionato la decisione". 

Su Paredes: "Lo sa in realtà, ha già giocato in Italia, sa com'è il calcio italiano e sono molto amico con lui. Certo, parliamo spesso, ma parliamo più di cose personali". 

Sui giovani della Juve: "La verità è che sono contento di avere vicino giocatori di grandi qualità. Chiesa e Vlahovic sono straordinari, sono giovani e la Juve sta facendo un investimento sui giovani. Mi piace lavorare con loro, ognuno deve aiutare i successivi, ad avere la stessa mentalità vincente. E' fondamentale. Affrontare una partita di Champions, un campionato, tutte le partite sono importanti. E una delle cose che ha condizionato la Juve nello scegliermi è questo: tutte le partite sono importanti e bisogna lottare sempre". 

Sul Mondiale: "Io credo che il Mondiale è sicuramente una cosa importante, tra le più importanti per un giocatore, è in testa come per chiunque. Ma credo si debba essere concentrarti su quello che serve da qui fino al Mondiale. Potrebbe essere l'ultimo della mia carriera, nella Juve non si sa. Non so cosa succederà, mi godo il momento, farò il meglio che posso. Poi giocherò e vedremo cosa succederà, ogni nuovo inizio do il massimo". 

Su Soulè e gli argentini: "Tutti mi hanno trattato benissimo, il fatto di avere un compagno argentino mi servirà a livello linguistico, mi aiuterà in quel senso. Mi parlano tutti già in italiano e capirò più facilmente. Potrò comunicare il più presto possibile, sono contento che mi trattino come uno di loro, sto creando un buon rapporto con loro". 

Sugli ex Juve: "Ho parlato soprattutto con Dybala e quello che mi ha detto lo sto verificando, si tratta di una squadra importante, una famiglia, l'ho percepito subito. In effetti me l'aveva preannunciato, mi aveva annunciato che sarei stato bene, che mi avrebbero trattato bene. Mi hanno trattato davvero così, molto bene. Molti compagni ci tenevano che venissi, anche con Buffon, ci teneva che venissi alla Juve".


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