De Zerbi verso lo Shakhtar: è la soluzione giusta per il futuro del tecnico?
Che questo sarebbe stato l'ultimo anno di Roberto De Zerbi sulla panchina del Sassuolo appariva quasi scontato, vista la grande - e duplice - crescita che hanno vissuto entrambi. In primis la squadra neroverde che, dopo la vittoria con la Sampdoria di ieri, può ancora sognare di poter centrare un clamoroso piazzamento europeo (che sia Europa League o la nuova Conference), e in secondo luogo la crescita personale e tecnica di De Zerbi, tra gli allenatori (più che) emergenti del panorama nazionale grazie all'identità di gioco regalata alla sua squadra e che gli ha permesso di battere a domicilio squadroni come Milan e Napoli.
Un ruolino, quello di De Zerbi, che non è passato inosservato neanche all'estero. Da qualche giorno, infatti, si sta facendo sempre più concreta la pista che porterebbe il tecnico bresciano alla corte degli ucraini dello Shakhatar Donetsk. Una scelta operata da Darijo Srna, ex Cagliari e attuale direttore sportivo degli arancioneri che, probabilmente, si è innamorato calcisticamente di De Zerbi dopo la sua parentesi italiana da giocatore. Ma può essere la scelta giusta per il tecnico, che pochi giorni fa ha spiegato di essersi "pregiudicato la possibilità in futuro di allenare Juve, Inter o Milan" dopo le critiche ai rossoneri e alla Superlega?
Diciamo che una risposta univoca, positiva o negativa, non è ancora possibile darla. Da una parte sarebbe la prima grande occasione per De Zerbi di allenare una squadra di vertice, seppur del campionato ucraino, che si gioca anche l'Europa (preliminari di Champions?), ma dall'altra, però, potrebbe forse essere troppo presto per salutare l'Italia, perché potrebbe aspirare a panchine di Serie A, Fiorentina su tutte. Ad ogni modo, se De Zerbi dovesse scegliere di andare allo Shakhtar, gli auguriamo di fare come Luciano Spalletti allo Zenit San Pietroburgo. Vincere lo scudetto e poi tornare in Italia, su una grande panchina.
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