De Siervo si esprime sul tema plusvalenze e sulla 'disparità' tra Juve e altri club

Luigi De Siervo
Luigi De Siervo / Nicolò Campo/GettyImages
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L'ad della Serie A Luigi De Siervo è intervenuto oggi durante la trasmissione radiofonica RAI "La Politica nel Pallone". Intervistato da Guido Valciago (Tuttosport), Luciano Mondellini (Calcio & Finanza) e Francesco Bertolino (Milano Finanza), De Siervo ha affrontato il tema plusvalenze in casa Juventus, oltre ad esprimersi sull'attuale giustizia sportiva. Ecco quanto affermato, prima di leggere le motivazioni poi diffuse nel primo pomeriggio.

Sul tema plusvalenze Juve: "Sarei cauto, quello che è successo ha lasciato tutti perplessi per la tempistica che ha creato un imbarazzo. Ma soprattutto bisogna muoversi su regole certe, in questo momento per molte squadre non sembra ci siano regole violate. Questa asimmetria in Italia e in Europa dovremo capirla meglio. Mi auguro che la questione poi alla fine si risolva per il meglio. E’ difficile pensare che la Juventus sia l’unica responsabile in un sistema di plusvalenze che in realtà è diffuso non soltanto in Italia, ma a livello internazionale. Questa asimmetria che penalizza una sola squadra italiana bisogna comprenderla bene, perché altrimenti per quelle che sono le nostre informazioni diventa difficile".

Luigi De Siervo
Luigi De Siervo / Vincenzo Lombardo/GettyImages

Sulla giustizia sportiva: Siamo in un sistema e dobbiamo rispettarne regole e organismi. Vorremmo leggere le motivazioni prima di un giudizio definitivo. Credo che il problema sia un sistema di regole. Vorremmo consapevolezza a livello mondiale di un tema che deve essere disciplinato. Inviterei la FIFA a individuare principi che possano essere posti in maniera certa e spiegati al pubblico intero.

Oggi c’è una straordinaria confusione, le persone non capiscono perché sia punita una squadra e non l’altra quando le plusvalenze si fanno in due. Bisogna capire cosa è stato giudicato così grave da portare a una penalizzazione pesante durante il campionato. Evidentemente non abbiamo nessuna informazione, nessuna prova che i giudici hanno valutato, c’è asimmetria anche nei nostri confronti. E’ un tema che si potrà risolvere quando ci saranno delle norme, che potranno essere rispettate da tutti in maniera chiara".


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