De Siervo: "Serie A nell'élite del calcio. Vi spiego le questioni stipendi e playoff"

Luigi De Siervo
Luigi De Siervo / Valerio Pennicino/Getty Images
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Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, ha fatto il punto della situazione ai microfoni di Radio Sportiva in merito al futuro del calcio italiano.

CORONAVIRUS - "Ci muoviamo sul solco delle linee stabilite dalla Figc. La pandemia ha obbligato tutti a rivedere il proprio status riconsiderando i punti fermi e in questa logica la Serie A non potrà chiamarsi fuori: non c’è una posizione contraria a prescindere, anzi".

RIFORMA - "Dobbiamo rifarci al concetto di sostenibilità: il calcio d’elite ha bisogno di risorse. Vendiamo intrattenimento e l’obiettivo è avere un campionato più interessante possibile".

DIRITTI TV - "I grandi network devono continuare a partecipare alle aste per fornire i soldi che servono ai club. Valutiamo anche l’ipotesi di realizzare una piattaforma di contenuti per avere un canale proprio laddove l’asta dei diritti non fosse ritenuta sufficiente per sostenere e sviluppare il sistema".

Silvia Lore/Getty Images

STIPENDI - "Ci sarà un’analisi profonda anche sulla sostenibilità degli stipendi: in questo il presidente dell’Aic Calcagno ha una responsabilità importante, bisognerà cercare il dialogo con i calciatori senza strappare"..

PLAYOFF - "Sarà l’assemblea a esprimersi in caso di proposte, ma per mantenere gli investimenti dobbiamo fornire un contenuto che dura un certo numero di mesi e di partite. Trovando un equilibrio nei calendari, perché i calciatori non sono robot, si può affrontare la discussione, ma play off non può voler dire ridurre il numero delle partite, significherebbe intrattenere per meno prime serate i nostri abbonati e con meno partite è difficile avere più soldi. La Serie A è attenta al dibattito istituzionale ma tutto passa dalla vendita di 380 partite in 9 mesi".

CASASCO - "Il cda di Lega ha individuato nel presidente dei medici sportivi Casasco la persona giusta per fornire regole ancora più stringenti".

PENSIERO DEI CLUB - "I nostri club sono favorevoli a quasi tutte le richieste, tranne a quella delle bolle in luoghi unici. Lavoriamo per l’individuazione di un laboratorio unico per i tamponi ma non è semplice perché serve una struttura che sia in grado di fare questo servizio rispettando i canoni che ci sono imposti".

OBIETTIVO - "La Serie A negli ultimi 10 anni ha messo a fuoco l’urgenza di dover correre e crescere per tornare ai fasti di un tempo: in passato si è perso del tempo ma ormai gli obiettivi sono chiari e siamo all’interno di un percorso che vedrà protagonista la Serie A di uno sviluppo anche a livello internazionale".


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