De Siervo ritiene asimmetrico il -15 alla Juve e spera che venga riconsiderato
I temi caldi dell'attualità calcistica italiana sono numerosi e delicati, l'AD della Lega Serie A Luigi De Siervo si è soffermato sulle questioni più urgenti ai microfoni di Repubblica: riferimento prioritario ai diritti TV, al peso della pirateria nello scenario italiano e al caso giudiziario che coinvolge la Juventus. Queste le dichiarazioni di De Siervo:
"Ci aspetta il bando per i diritti televisivi più difficile di sempre. Il mercato è complesso, abbiamo registrato la progressiva disaffezione di Mediaset e la scelta di Sky, nell’ultimo triennio, di avere un ruolo più marginale. Ma ciò che preoccupa è che ci troviamo in un sistema in cui manca la certezza del diritto. Con la pirateria, chi ci perde è sicuramente la Serie A: il danno è di circa 1 miliardo ogni tre anni, ma tutto il calcio, anche la Serie B e la Lega Pro, è finanziato con i soldi dei diritti televisivi".
Ancora sulla pirateria: "C’è soprattutto l’atteggiamento omissivo delle società di telecomunicazione. Abbiamo il triste primato di essere il Paese col tasso di pirateria più alto al mondo. E questo è avvenuto nel silenzio della politica e delle autorità. Oggi gli investimenti stranieri sono frenati. Chi compra una borsa in un negozio se in strada te la vendono identica a un quarto del prezzo?".
Sui diritti TV: "Vendere i diritti su cinque anni ci permette di affrontare il mercato con le stesse armi delle altre Leghe europee. E non avvantaggia Dazn o Sky che hanno i diritti. Anzi, fornisce a nuovi player interessati a entrare nel calcio italiano il tempo sufficiente per sviluppare il prodotto".
Il caso Juventus: "Il mio disappunto è per il fatto che si sia voluti intervenire in costanza di campionato: questo può essere un elemento di alterazione. Per il resto, parliamo finora di ipotesi di reato e procedimenti aperti: l’auspicio è che questa sanzione per le plusvalenze possa esser riconsiderata perché asimmetrica sia a livello europeo, sia italiano".