De Rossi: "Mettere in discussione Fonseca è pura follia. Spalletti schietto, Conte ti succhia le energie"

Daniele De Rossi
Daniele De Rossi / ENRIQUE SANTOS/Getty Images
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Sono tanti gli argomenti affrontati dall'ex centrocampista della Roma, Daniele De Rossi, durante la chiacchierata con Christian Vieri sulla Bobo Tv in onda su Twitch. Ecco le principali dichiarazioni del Capitan Futuro:

FUTURO - "Allenare la Fiorentina? Finchè non inizi non sai se sei pronto. A livello legale non avrei potuto, non avevo il patentino. Comunque bisogna buttarsi, se accetti un'avventura così ti senti pronto. Poi vanno vinte le partite e fatti i punti. Papà allena la Primavera della Roma: ha meno pressione, ma quando perde è sempre nervoso. Io sono elettrizzato all'idea d iniziare, farlo in una piazza calda mi piacerebbe tantissimo".

GATTUSO -" Non lo vedevo come allenatore, invece ora è tra i più forti".

SPALLETTI - "Ho trovato un allenatore fortissimo, anche nella sua seconda esperienza. E' tra i migliori che ho avuto, ho un bel rapporto. Non è facile con lui, ha un carattere schietto e diretto, ma a livello di campo e idee è molto forte. Mi dispiace non abbia avuto una consacrazione maggiore, poteva avere un'occasione in una grande squadra. Spalletti è quello che mi ha insegnato di più, lo ho avuto per tanto tempo".

LUIS ENRIQUE - "A Roma non aveva una squadra fortissima. Quando si parte con un progetto, a Roma non puoi dargli 10 mesi. Però è voluto andare via lui, non glielo perdonerò mai. Ha ricevuto tante critiche ma ha fatto un grande lavoro, ci è entrato dentro. Il primo giorno ci ha dato un pallone dicendoci: 'giocate'. Inizialmente lo abbiamo preso per matto, ma ha cambiato il nostro modo di giocare".

FONSECA - "E' quarto in classifica, ha anche un calendario agevole. Metterlo in discussione è pura follia. Ha vissuto alti e bassi, giustamente la società è dalla sua parte. La squadra sa cosa fare in campo, per gioco e risultati la Roma è in linea anche se sta facendo fatica con le big. La Roma non è inferiore a Lazio, Milan e Atalanta".

CONTE - "Un uomo particolare, a volte sbrocca e fa casino, ma è un uomo leale. E' difficilissimo essere un suo giocatore ma è bello, ti succhia le energie. Una volta mi ha detto 'se giochi così non ti porto all’Europeo’. Guardo il telefono, leggo Antonio Conte e in automatico penso al mio avvocato che si chiama così. Ho risposto 'Antò, tutto a posto?'. Era il mister e mi ha gelato, ma meglio così. Altri a volte mi hanno detto 'sei fortissimo', poi mi hanno sfondato".


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