De Rossi e il Covid, la confessione agli amici sul ricovero e i sintomi
È di poche ore fa la notizia del ricovero di Daniele De Rossi per Covid-19 all'Ospedale Spallanzani di Roma. Il neo collaboratore tecnico della Nazionale italiana, infatti, è stato uno dei primi contagiati nel focolaio scoppiato in Lituania che ha poi coinvolto anche 8 calciatori, oltre ai membri dello staff.
Iniziale apprensione per l'ex Roma, per l'insorgere della polmonite interstiziale bilaterale, tra i sintomi principali dell'infezione da Coronavirus. Secondo quanto rivelato da calciomercato.com l'assistente di Roberto Mancini ha spiegato ad amici e parenti la situazione: dai sintomi dei giorni precedenti al ricovero, tra cui un mancamento e le gambe che hanno ceduto nella giornata di ieri in concomitanza con un fischio all'orecchie, evento che ha fatto optare per un consulto medico immediato che ha poi suggerito il ricovero a scopo precauzionale.
De Rossi ha spiegato agli amici che la malattia non è a livello gravissimo, ma neanche tale da venir curata a casa. L'ex mediano è cauto, ma anche ottimista, dopo il bollettino emesso dal direttore sanitario dello "Spallanzani" Francesco Vaia: "L’ex calciatore della Roma è stato ricoverato a causa di una polmonite. Le sue condizioni sono attualmente buone e posso dire che siamo ottimisti".
La malattia, ha confidato De Rossi, non è a livello gravissimo, ma neanche a uno stadio tale da poter essere curato a domicilio. C'è molta cautela quindi da parte dell'ex numero 16 giallorosso, ma anche ottimismo, dettato anche dal bollettino emesso stamane dal professor Francesco Vaia, Direttore Sanitario dello "Spallanzani": "L’ex calciatore della Roma è stato ricoverato a causa di una polmonite. Le sue condizioni sono attualmente buone e posso dire che siamo ottimisti".
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