De Laurentiis: "Maradona? Ci sentivamo in continuazione, lavoro su una serie televisiva da 10 mesi. Farà scalpore"

SSC Napoli v AS Roma - TIM Cup
SSC Napoli v AS Roma - TIM Cup / Giuseppe Bellini/Getty Images
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Nella serata di ieri il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è intervenuto su Rete Quattro durante il programma 'Stasera Italia' per commentare la fresca e dolorosa scomparsa di Diego Armando Maradona, svelando anche una possibile novità in arrivo sul grande schermo: "Siamo tutti frastornati da questa notizia. Maradona ha sempre rappresentato genio e sregolatezza come il popolo napoletano. Rosi aveva raccontato le mani sulla città, abbiamo avuto il colera, poi il terremoto, quando è arrivato Maradona il popolo napoletano aveva bisogno di credere in qualcosa. Nel 1860 Napoli è stata depredata ed è caduta sempre più in basso. Con la creazione della nuova società il Napoli è tornato in Europa con grandi campioni ma Maradona è Maradona. Sono 10 mesi che sto lavorando ad una serie televisiva su quegli anni, ci sentivamo in continuazione, non ci siamo potuti vedere per il lockdown. La nostra serie farà scalpore" assicura il numero uno del club campano.

"Il San Paolo intitolato a Maradona? Il sindaco è arrivato per ultimo. Sono anni che lo diciamo. Sul San Paolo ci sono sempre stati grandi problemi. Grazie a De Luca e alle universiadi abbiamo messo parzialmente a posto lo stadio. È sempre stata una nostra idea intitolare lo stadio a Maradona. Il campo di Soccavo? Posso promettere di riprenderlo, ma ci sono tante identità culturali importanti a Napoli ma nessuna si vuole prendere responsabilità. Se saremo tutti insieme, io certo non mi tirerò indietro” conclude De Laurentiis nel suo intervento.


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