De Laurentiis estasiato dall'Arabia e lancia una frecciata al torneo e agli arbitri

Le parole di De Laurentiis dopo il k.o. in finale di Supercoppa contro l'Inter.
Aurelio De Laurentiis
Aurelio De Laurentiis / Francesco Pecoraro/GettyImages
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Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai microfoni di Sport Mediaset dopo la sconfitta nella finale di Supercoppa contro l'Inter. Il patron azzurro elogia il paese ospitante della competizione, l'Arabia Saudita, e poi dice la sua sull'arbitraggio.

Sull'Arabia: "Noi siamo in pieno mercato, abbiamo fatto 3 acquisti di cui uno sta giocando, 2 sono venuti qui e altri 2 sono in arrivo. Onore al merito a chi vince, ma ho visto un Napoli in crescita, perché nonostante essere rimasti in 10, tutte le assenze e un Napoli in fieri, ha dato del filo da torcere a un'Inter abbastanza imprecisa. La cosa meravigliosa di questa Supercoppa, che io ho contrastato perché i tifosi meritano di esaltare il campionato e no si può aggiungere altre competizioni, ho scoperto un paese come l'Arabia che è in crescita nei prossimi mesi. Lo credevamo chiuso, invece è apertissimo e diventerà la centralità del mondo con una commercialità incredibile. Il calcio serve per rilanciare il paese, sono molto furbi e usano il calcio come uno spot. Oltretutto nel 2030 qui ci saranno i Mondiali".

Sull'arbitraggio: "A me dispiace per Rocchi, che sta vivendo una specie di incubo. Non mi va di documentare dei pensieri dei tifosi, non credo che ce ne sia bisogno. La debolezza degli arbitri quest'anno parla da sola. Prima della partita mi chiedevo quale imbarazzo avrebbe provato stasera. Noi dovevamo promuovere noi stessi, se tu mi riduci in dieci il calcio non diventa spettacolare. La Lega purtroppo in Italia non funziona. Hanno cambiato anche i regolamenti, le espulsioni le paghiamo in campionato. Questa coppa che conta poco, quindi, la paghiamo anche in campionato".