De Ketelaere: "Per il Milan ho dovuto cedere qualcosa. Ruolo? Vi dico come mi vedo"

Charles De Ketelaere
Charles De Ketelaere / Sebastian Frej/MB Media/GettyImages
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Charles De Ketelaere è stato il colpo da novanta del calciomercato del Milan. Il giocatore belga, arrivato a Milano per 32 milioni più bonus, si è presentato nella giornata odierna ai giornalisti al centro sportivo di Milanello. Ecco quanto affermato.

Sul progetto giovani: "Sì ha avuto un ruolo importante, ho visto come sono cresciuti i giovani che ci sono qui. Spero che sarà così anche per me".

Sulla nuova avventura: "Mi piace molto la passione dei tifosi, è per loro che giochiamo a calcio. Sono pronto a seguire i ritmi degli allenamenti a Milanello, sono abituato, devo solo abituarmi ad un livello più elevato".

Sulla trattativa lunghissima: "Le ultime settimane sono state difficili. Sapete cos'è successo, io ho sempre espresso il mio desiderio ai miei agenti di andare al Milan. Ho dovuto cedere qualcosa, ma la cosa più importante per me era arrivare qui"

Sul soprannome: "Il mio nome lo chiamano in più nomi. Non è così importante per me come lo pronunciate". 

Sui paragoni con Kakà: "Kakà era un grande giocatore, ho visto molti suoi video. Io ho le mie caratteristiche e le mie qualità. Spero di portare gli stessi successi al Milan che ha portato lui". 

Sul numero di maglia: "Ho sempre avuto questo numero al Bruges, mi ha portato sempre fortuna e quindi l'ho tenuto anche qui".

Sui primi giorni a Milano: "Ci sono tante differenze rispetto al Belgio. Qui a Milanello sono rimasto sorpreso dall'intensità degli allenamenti, ho capito subito come hanno fatto a vincere il campionato. Vedo tutti molto coinvolti" riporta calciomercato.com.

Sull'accoglienza: “Ho fatto solo pochi allenamenti, ma tutti mi hanno accolto bene. Si interessano a come mi sento e a come mi trovo sul campo. Sto scoprendo questa nuova realtà, ma le sensazioni sono assolutamente positive". 

Sugli ultimi giorni: “Sì sono stati giorni intensi. Ieri sono riuscito a riposare un po', ma non è il momento di riposarmi perchè voglio inserirmi al meglio il prima possibile".

Sulla scelta: "Influenzato dal ct Martinez? No assolutamente. Sapeva che sarei andato in un grande club dove avrei potuto giocare con continuità. Io voglio giocare il più possibile e dimostrare al ct di meritare la convocazione al prossimo Mondiale". 

Charles De Ketelaere
Charles De Ketelaere / Robbie Jay Barratt - AMA/GettyImages

Sulla fidanzata: "Lei è sempre d'accordo con le mie scelte. Sarà una bella opportunità anche per lei venire qui, ma prima deve finire gli studi". 

Sul ruolo: "Tecnicamente ho buone qualità, do una mano nella finalizzazione e a fare assist. Sono un giocatore dinamico. A livello di posizione ho fatto più ruoli. Mi vedo come un trequartista, mi piace giocare vicino ad un'altra punta, posso fare anche il falso 9. Mi sento un trequartista offensivo. Pronto a diventare un grande numero 10 del Milan come Savicevic e Rui Costa? E' importante guardare al futuro e a quello che sarà la crescita della società. Io voglio partecipare a questa crescita, voglio dare il mio contributo. Le leggende rimarranno sempre delle leggende, io voglio dare il mio contributo per raggiungere i risultati sperati". 

Sui rivali: "In Serie A ci sono tanti grandi giocatori. Non mi concentro però su un avversario in particolare, io devo pensare solo a dare il meglio e aiutare la squadra. Uno dei nostri obiettivi è andare avanti in Champions League. Non sarà facile, abbiamo tanti impegni, ma faremo del nostro meglio per superare la fase a gironi". 

Sugli idoli: "Ho sempre ammirato Cristiano Ronaldo. Alla mia età dire che sono al loro livello sarebbe presuntuoso. Farò del mio meglio per migliorarmi e crescere. Ibra? Posso imparare tanto da Ibra, che ha tanta esperienza nel calcio. Posso imparare tanto anche da altri giocatori più esperti. Averlo al mio fianco sarà una grande emozione". 

Sul comportamento fuori dal campo: "Sono un ragazzo a cui piace stare con la famiglia. Mi piace seguire anche altri sport". 

Sull'esordio: "Non vedo l'ora di giocare qualche minuto domani a Vicenza. Il mister mi ha detto che giocherò qualche minuto, non vedo l'ora".

Sull'incontro con Maldini: "Per me è stato un onore aver parlato con lui. E' una leggenda di questo club, ma anche adesso ha un ruolo importante. Nella mia scelta è stato fondamentale anche il progetto del Milan, sono stato molto attratto dal progetto". 


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