De Ketelaere flop al Milan? Il Mondiale è un'occasione per ritrovare fiducia

Charles De Ketelaere
Charles De Ketelaere / Marco Canoniero/GettyImages
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Il Milan aspetta il vero Charles De Ketelaere. Dopo un avvio di stagione entusiasmante, il trequartista belga ha sofferto la pressione della Serie A e ha perso posizioni nelle gerarchie di Stefano Pioli. Il tecnico pretende molto, ma allo stesso tempo chiede pazienza per il pupillo acquistato in estate dal Club Brugge: “Altro ingresso deludente? Capisco l’effetto mediatico che c’è attorno al giocatore, ma dobbiamo dimenticarci quanto è stato pagato. Possiamo tutti giocare un calcio migliore, più qualitativo e più pericoloso”. Inutile, però, girarci intorno: i 32 milioni di euro più 3 di bonus spesi pesano sulle spalle di De Ketelaere che, secondo i tifosi, avrebbe dovuto essere una pedina importante e inamovibile all'interno dello scacchiere rossonero.

Anche il suo agente Tom De Mul ha voluto rassicurare l'ambiente milanista, consapevole delle qualità del proprio assistito: "So che ne aveva parlato anche con la società. Nel senso che sapevano che sarebbe servito un po' di tempo per adattarsi. Alcune critiche sono giuste, ma le aspettative restano alte per il primo anno. La lingua, la nuova cultura, un club così grande. È una cosa normale". In tal senso, la sosta e la convocazione per i Mondiali in Qatar potrebbero rivelarsi un fattore determinante per la crescita di De Ketelaere.

Charles De Ketelaere
Charles De Ketelaere / Ciancaphoto Studio/GettyImages

Il belga non giocherà molte partite probabilmente, ma avrà l'occasione di vivere l'atmosfera delle grandi occasioni e confrontarsi sia con compagni di assoluto livello sia con avversari di caratura - appunto - mondiale. E grazie al supporto del commissario tecnico Roberto Martinez, sarà isolato da critiche e potrà ritrovare fiducia nei propri mezzi: "Non è stato difficile scegliere di portarlo al Mondiale. De Ketelaere è partito meglio del previsto al Milan. Ora deve lottare per il suo posto, ma ne trarrà vantaggio per vivere la sua prima Coppa del Mondo", ha ammesso il ct nella conferenza stampa di presentazione dei convocati.


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