De Ketelaere commenta i primi mesi al Milan e spiega come gestisce le critiche

Charles De Ketelaere
Charles De Ketelaere / Gabriele Maltinti/GettyImages
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Un solo assist in 31 partite: questo lo score deludente di Charles De Ketelaere nel suo primo anno al Milan. Sbarcato in rossonero la scorsa estate, sul classe 2001 c'erano alte aspettative ma in Serie A il suo talento non è ancora riuscito a sbocciare. In questi giorni il belga è impegnato con la sua nazionale, ma ai microfoni di Het Laatste Nieuws ha commentato le sue difficoltà d'ambientamento in Italia.

Come valuti i primi mesi in rossonero? "Deludenti, anzi negativi. Le cause sono tante. Uno è sicuramente l'ambiente, poi il livello di calcio superiore e l’adattamento a tante cose. Senza dimenticare vita fuori dal campo".

Un primo bilancio:
“Sicuramente avevo altre aspettative. Dopo un'ottima stagione con il Bruges e dopo il trasferimento al Milan, di cui non mi pento, avrei sperato di essere più importante di quello che sono stato fino ad ora. Comunque sia, io giudico le mie prestazioni in una maniera diversa delle persone o la stampa. Cerco di guardare più il lato tecnico e cosi provo di migliorare la partita seguente”.

Sulle critiche: "Ammetto che in una maniera o nell'altra mi arrivano quei commenti ma non mi sono mai focalizzato sulle critiche. Al Bruges ne ho ricevute anche tante sia positive che negative. Al Milan i commenti in principio erano positivi e poi sono diventati negativi. Non mi lascerò mai trascinare dalle critiche negative come non mi monterò la testa se un giorno si capovolgerà la situazione in positivo. Tanti compagni di squadra mi hanno consigliato di non leggere i giornali quindi non ho neanche saputo di quel titolo ossia di ‘Principe di San Siro’.

Sull'affetto dei compagni: “Di certo sento e apprezzo l’affetto e il sostegno dei miei compagni, ma non vorrei che rimane tale: vorrei dimostrare che ho fame e che vivo per il calcio e le buone prestazioni. Non voglio che diventi un problema. Se dovessi credere ai media sembra che ogni giorno arrivo a Milanello piangendo (ride, ndr)”.