Dalle tensioni del passato al futuro vincente con la Juve: parla l'agente di Yildiz

Kenan Yildiz
Kenan Yildiz / Insidefoto/GettyImages
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È un futuro roseo quello che attende Kenan Yildiz. Il trequartista turco ha trovato il primo gol (e che gol!) nella sfida contro il Frosinone e la Juventus intende puntarci con forza già nell'immediato futuro. Questa mattina su Tuttosport è stata pubblicata un'intervista del suo agente, Hector Peris Ros, che ha commentato proprio le prime apparizioni del suo assistito e si è sbilanciato con paragoni altisonanti:

Il talento di Yildiz:
"Kenan è una macchina costruita per vincere. Si prepara sin da piccolo, questo è il suo unico obiettivo. Mi ha impressionato subito, mi ha ricordato immediatamente Ferran Torres. Una mentalità, un'umiltà, un lavoratore fuori dal comune. Con tutte queste caratteristiche se ne incontrano pochi. Il suo caso ci ricorda molto quello di Pedri: non lo conosceva nessuno, lo portammo in prova al Real Madrid, ma lo rifiutarono. Lì cominciò la sua storia, poi sbocciata al Barcellona. Con Kenan ci sono molte similitudini: persino al Bayern Monaco, nonostante gli ottimi rapporti con Hasan Salihamidzic e Marco Neppe, sono arrivati tardi sul rinnovo. In Germania i club che avevano un profilo internazionale di spessore lo hanno rifiutato tutti. Incomprensibile. Davvero non ce lo spieghiamo. Ma davvero nessuno si è accorto di lui. Nella nostra posizione non era facile gestire tutto, anche a livello familiare. La nazionale della Turchia è stata l'unica opzione possibile perché la Germania non si è mai interessata a Kenan".

Le passate tensioni con la Juve: "Matteo Tognozzi fece un lavoro eccezionale, è grazie a lui se oggi Yildiz è alla Juventus.Lo conosceva perfettamente. Quando ha avuto le informazioni non ha perso tempo, nonostante la Juve in quei giorni stesse chiudendo la cessione di De Ligt al Bayern Monaco. Fu un momento di tensione, ma la Juventus ha vinto col progetto. Abbiamo iniziato a parlare con la Juventus appena ho conosciuto Yildiz praticamente. In passato siamo stati vicini a chiudere per Ferran Torres, per cui in quel momento pensavamo che fosse arrivato il momento giusto per collaborare. In cambio, chiedevamo che potesse giocare subito in Next Gen. La Juventus preferì farlo ambientare nell'Under 19: il club ha insistito molto, perché era la prima volta che Kenan lasciava casa. Doveva essere solo una tappa iniziale. Poi sono passati i mesi e tutti quanti noi, giocatore compreso, ritenevamo che si stesse esprimendo in un palcoscenico non sufficientemente competitivo. Così ci sono stati dei momenti di tensione, legati anche all'incertezza della partenza per il ritiro con la prima squadra. In quella fase abbiamo esercitato una forte pressione sul club, ma passata la confusione interna dovuta al cambio di società tutto si è risolto. Noi conoscevamo chiaramente il livello di Yildiz".

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Un futuro vincente alla Juve: "Lui è venuto qui per fare gol così, ma soprattutto per trionfare, per vincere campionati e Champions League: me lo immagino qui fra 10 anni. Se la Juventus vuole un numero 10, Yildiz è il numero 10: questo è il suo ruolo, è un ragazzo che fa innamorare. Lui è una combinazione perfetta fra l'estro del padre turco che per lui è un grande esempio e la disciplina della mamma tedesca: sa perfettamente quello che vuole. Kenan è elettrico: ha gol e fantasia, potenzialmente ha lo spessore di Pedri. Sono convinto che avrà spazio nella Juventus e sono certo, al 100%, che un giocatore con le sue qualità possa vincere in futuro il Golden Boy. Non ho dubbi. Sicuramente è un premio individuale per il quale può lottare, già nel 2024. La Juventus è cosciente di aver un giocatore di livello assoluto. Ho parlato in questi giorni con un grande club, che mi ha espresso la sua difficoltà nel reperire talenti top level che possano diventare futuri leader. Ecco, Kenan lo è già".

L'idolo Del Piero:
"Già da tempo loro due sono in contatto direttamente, si sono persino sentiti dopo il gol di Frosinone che Yildiz aveva provato tante volte in allenamento. Kenan conosce il valore di Del Piero alla Juventus e ha ascoltato i suoi consigli: immagina e sogna un cammino così. La verità è che Yildiz era pronto, è pronto e sarà pronto: fisicamente, tecnicamente e mentalmente. Si prepara da quando è piccolo per diventare un top".

Il rapporto con Allegri: "Sappiamo che non è facile in Italia giocare con gente giovane, soprattutto alla Juventus. Ma il mister è molto intelligente, il loro rapporto è ottimo. Allegri conosce il valore del ragazzo, che sente una connessione forte con l'allenatore. Anche con Montella la relazione è molto buona: non si aspettava di partire titolare contro la Germania e sicuramente non immaginava di giocare prima con la nazionale turca da titolare e poi con la Juventus, ma è andata decisamente bene. Mi piace di più coi capelli lunghi, questo può aiutare, ma decide Allegri (ride, ndr). Penso che anche fisicamente abbia le potenzialità per diventare un simbolo della nuova generazione, ma il nostro primo obiettivo è il campo: il resto verrà di conseguenza".