Dalla Serie A alla Premier: i protocolli elaborati dalle varie federazioni per la possibile ripresa dei campionati
Da settimane i campionati di calcio che non sono ancora stati costretti a chiudere i battenti a causa dell'emergenza Coronavirus stanno provando in tutti i modi di ripartire e di concludere la stagione. I vertici di Serie A, Premier League, Bundesliga e Liga sono in costante contatto con i rispettivi governi per tracciare delle linee guida per la ripartenza degli allenamenti collettivi e delle partite: a questo riguardo andiamo ad analizzare campionato per campionato i protocolli elaborati dalle varie federazioni in vista di una possibile ripartenza.
Bundesliga
La federcalcio tedesca è quella che si è mossa con maggior decisione in vista della possibile ripresa dei campionati dopo la sosta forzata degli ultimi mesi proponendo un protocollo rigido ma piuttosto valido. A differenza dell'Italia, in Germania gli allenamenti di squadra sono già ripartiti con i giocatori che si recano agli allenamenti con la propria macchina, non possono né lavarsi né pranzare all'interno del centro sportivo e sono quotidianamente sottoposti ad un processo di screening accurato al momento dell'arrivo al campo. In caso di nuova positività al Covid-19 solamente il singolo giocatore contagiato sarà messo in isolamento con il resto della squadra che invece verrà sottoposta a nuovi controlli approfonditi più costanti nel tempo.
Premier League
Nella giornata di ieri il premier britannico Boris Johnson ha dato il via libera alla possibile ripresa della Premier League ai primi di giugno e domani i club si riuniranno per mettere stilare il protocollo igenico-sanitario: stando alle notizie in arrivo da Oltremanica la FA pare intenzionata a seguire il modello tedesco con l'isolamento individuale degli eventuali casi di nuova positività al Covid-19.
Liga
Anche in Spagna la federazione pare intenzionata a seguire il modello tedesco. Presto verrà dato il via libera agli allenamenti di gruppo e in caso di nuova positività solo il singolo giocatore sarà messo in isolamento con il resto della squadra che continuerà ad allenarsi e sarà sottoposta a tamponi.
Serie A
In Italia la situazione invece è un po' più complicata con il protocollo elaborato dalla FIGC che è molto diverso dal modello tedesco: la principale differenza sta nel fatto che in caso di nuova positività non verrà messa in isolamento la singola persona contagiata bensì tutto l'organico per 14 giorni con la responsabilità civile e penale che graverà sulle spalle dei medici sociali. In parole povere in caso di ripartenza e di nuovo contagio c'è il concreto rischio che il campionato di Serie A possa essere nuovamente interrotto.
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