Dal bianconero al rossonero e ritorno: Juve-Milan è anche la storia di Leonardo Bonucci

Estate 2017. Il mondo del calcio è in subbuglio. Mentre in tutto il globo non si fa che parlare del possibile trasferimento di Neymar al PSG, in Italia accadrà un avvenimento inaspettato che sorprenderà quasi quanto il passaggio del brasiliano sotto la Torre Eiffel.

Nel Belpaese il Milan sembra finalmente tornato ai vecchi fasti. Passato da pochi mesi da Berlusconi alla nuova proprietà cinese, infatti, i nuovi dirigenti, Fassone e Mirabelli, danno vita a un mercato scoppiettante. Stravolgono la squadra rossonera di Vincenzo Montella, comprando i migliori giovani d'Italia e d'Europa. Arrivano Andrè Silva dal Porto, Kessiè e Conti dall'Atalanta e non solo. I due direttori ex Inter, inoltre, cercano di affiancare ai potenziali campioni calciatori già affermati come Biglia e Musacchio, ma manca ancora qualcosa. Manca la ciliegina sulla torta.

Parallelamente la Juventus, quasi tripletista, è uscita con le ossa rotta dalla finale di Champions di Cardiff contro il Real Madrid. Si susseguono voci su un litigio tra Dani Alves e Bonucci all'intervallo. Proprio Bonucci che, durante la stagione, inoltre, aveva avuto dei problemi anche con l'allenatore Max Allegri, il quale l'aveva punito con l'esclusione dalla partita contro il Porto. Frizioni che sembravano portare a un addio. Immediatamente dopo la finale di Cardiff, tuttavia, si credeva fosse più facile l'abbandono di Allegri piuttosto che quello di uno degli uomini simbolo della rosa bianconera. Con la permanenza dell'allenatore livornese, le voci su una possibile separazione tra la Juventus e Bonucci, comunque, rimanevano flebili. C'era, infatti, qualche giornale che timidamente faceva il nome del Manchester City.

20 luglio 2017. A sorpresa, dopo una trattativa lampo, Bonucci passa al Milan, rivelandosi la ciliegina sulla torta di cui parlavano Mirabelli e Fassone. Un trasferimento che scuote il mondo del calcio italiano. Colui che, in un futuro prossimo, era designato a fare il capitano della Juventus andava al Milan. Non solo. I dirigenti rossoneri, infatti, gli promisero anche la fascia da leader. Gli juventini non gliela perdonano e lo chiamano 'traditore', mentre i milanisti festeggiano.

In rossonero, tuttavia, Bonucci si ritrova ad affrontare una stagione buia, caratterizzata da prestazioni individuali e di squadra non all'altezza, cambi di allenatore e voci preoccupanti sulla reale solidità della proprietà cinese. Unica soddisfazione per il centrale viterbese si rivela il gol allo Stadium da ex, in cui zittisce i tifosi juventini che lo beccavano dall'inizio della partita.

Estate 2018. La situazione si ribalta. Il Milan è in crisi, i cinesi lasciano la squadra in mano al fondo con cui avevano il debito, Elliott, mentre la Juventus gongola avendo messo a segno il colpo del secolo. A Torino, infatti, è sbarcato Cristiano Ronaldo. Si arriva, così, al 2 agosto. Bonucci chiede la cessione al club rossonero e torna inaspettatamente alla Juventus. Stavolta, però, i suoi nuovi (vecchi) tifosi non lo accolgono a braccia aperte.

Il centrale spiega che si era pentito della sua scelta dettata unicamente dalla rabbia verso Allegri e afferma che riconquisterà i supporter bianconeri con le prestazioni in campo. Partito riserva, Bonucci si riprenderà presto il posto accanto a Chiellini e, come da lui previsto, fa cambiare idea ai tifosi della Juve. Vince un altro Scudetto e nella stagione successiva, 2019/2020, complice il grave infortunio del suo partner, si ritrova stabilmente con la fascia di capitano al braccio. Nel corso della stessa, inoltre, tornerà sul suo passaggio al Milan, dicendo: "Andando lì ho capito che la Juve è unica".

Dalla Juventus al Milan e ritorno, dunque. Una storia incredibile, quella di Bonucci, che rimarrà scolpita nella memoria del calcio italiano.

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