Dalla delusione post-Svezia all'entusiasmo di oggi: la rinascita della Nazionale targata Roberto Mancini
13 novembre 2017, l'Italia non va oltre uno scialbo 0-0 contro la Svezia nel match di ritorno dei play-off di qualificazione ai Mondiali di Russia 2018 non riuscendo a strappare il biglietto per la fase finale e toccando il punto più basso della sua storia. Sembra passata un'eternità da quella terribile serata a Milano ma la realtà è ben diversa: sono passati solo 3 anni, 3 anni in cui gli Azzurri per nostra fortuna si sono riscattati.
Dopo la mancata qualificazione ai Mondiali del 2018 la guida tecnica della Nazionale è passata dalle mani di Gian Piero Ventura a quelle di Roberto Mancini che con professionalità, qualità e duro lavoro ha saputo ricostruire da zero la squadra ridandole identità e soprattutto credibilità aprendo un nuovo ciclo vincente. L'Italia nel giro di soli 3 anni è passata per l'appunto dal non qualificarsi ai Mondiali del 2018 al concludere al primo posto il girone di Nations League strappando il pass per la final four e ad essere una delle candidate alla vittoria degli Europei che si giocheranno tra pochi mesi.
Il lavoro svolto fin qui dal ct Mancini e dal suo staff è davvero encomiabile: l'allenatore jesino ha dato una ventata di aria fresca alla nostra Nazionale inserendo man mano un numero sempre maggiore di giocatori nuovi e giovani portando entusiasmo e diverse novità tattiche. Da Barella a Kean passando per Sensi, Zaniolo, Berardi, Emerson Palmieri e tanti altri, il tecnico ha ringiovanito e dato un volto del tutto nuovo agli Azzurri e a quasi tre anni dal suo insediamento queste sue scelte hanno pienamente ripagato e portato i frutti sperati.
Partita dopo partita, vittoria dopo vittoria, la Nazionale è tornata competitiva e soprattutto credibile agli occhi del popolo italiano che dopo la cocente delusione post-Svezia aveva perso entusiasmo e interesse: un altro importante fatto che sottolinea e conferma la bontà del lavoro svolto fino a qui da Mancini e dai suoi ragazzi.
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