Dalla Coppa Italia fino all'errore di Fagioli: perché la Juve ora sente la pressione?

Nicolò Fagioli
Nicolò Fagioli / Jonathan Moscrop/GettyImages
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Sicuramente è stata una stagione molto difficile per la Juventus finora: i bianconeri hanno visto togliersi quindici punti dalla classifica della Serie A, in seguito al verdetto della Corte Federale d'Appello in merito alle plusvalenze fittizie. Non solo: si aggiunge anche - e ovviamente - l'eliminazione dalla Champions League, la partenza a fari spenti e la rivoluzione del board dirigenziale.

Allegri, da tecnico della Juve, ha cercato di placare gli animi. Un'altra girandola d'imprevisti è avvenuta anche dopo la semifinale d'andata della Coppa Italia contro l'Inter, quando è scoppiata la rissa tra Juan Cuadrado e Handanovic in seguito all'esultanza provocatoria di Lukaku ai tifosi bianconeri (questi protagonisti di cori razzisti nei confronti del belga). Da sottolineare anche lo spavento Szczesny e il confronto avvenuto tra Allegri e Paredes nel giorno di Pasquetta, dopo che l'argentino è stato totalmente trascurato nelle gerarchie del centrocampo della squadra.

Leandro Paredes
Leandro Paredes / Ciancaphoto Studio/GettyImages

E per finire il pasticcio di Fagioli contro il Sassuolo, col centrocampista che è scoppiato in lacrime in panchina in seguito all'erroraccio che ha portato al sigillo di Defrel. Inutile negarlo: come sottolinea il Corriere dello Sport, la Juve è sotto stress e il gruppo attende l'evoluzione degli eventi. Una cosa è certa: quest'annata per i bianconeri ha presentato più ombre che luci.