Dall'accoglienza alle parole di Allegri: le prime impressioni di Djalò sul mondo Juve

Tiago Djalò
Tiago Djalò / ANP/GettyImages
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Prime parole da nuovo giocatore della Juventus per Tiago Djalò. Il difensore portoghese ha infatti rilasciato un'intervista ai microfoni di DAZN in cui ha parlato delle impressioni che ha provato al suo arrivo a Torino e ha spiegato quali sono state le ragioni che l'hanno portato ad accettare la proposta dei bianconeri.

Quali sono state le prime impressioni? "La maniera in cui gioca la squadra, abbiamo una squadra di qualità, mi piace giocare il calcio e penso di essere anche io di qualità, devo imparare con loro".

Chi ti ha accolto per primo? "Danilo, giochiamo nella stessa posizione, mi conosce bene, ha giocato con tante persone che conosco. Alex Sandro mi sta aiutando. Poi conosco Tim (Weah), che mi ha aiutato e Rabiot"

Su Massimiliano Allegri: "Ha esperienza, io in Francia giocavo in maniera un po' diversa, devo imparare con lui, ho molte persone che mi stanno aiutando, così sarà più facile".

Cosa ti ha detto il tecnico: "Mi ha detto che bisogna giocare con fiducia, mi conosce".

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Come ti senti fisicamente? "Mi sento bene, il ginocchio è buono, sono pronto per giocare quando l'allenatore lo deciderà"

Sul paragone con Thuram: "Sono differente da Tomori, è un po' più forte nel duello, io di più con la palla. Io faccio il mio lavoro però a me piace molto Liliam Thuram che ha giocato qui, abbiamo molte cose similiari, sono più vicino a lui. Sono pronto per affrontare il figlio, Marcus? Sempre pronto si".

Perché hai scelto la Juve? "Ho sentito che la Juve voleva comprarmi e aveva una strategia che è importante per me, sono due squadre di qualità ma sentivo che la Juve era il meglio per me. Nella vita bisogna prendere le decisioni e ho fatto la mia, sono contento"

Nello spogliatoio pronunciate la parola 'Scudetto'? - "Penso che nessuno ha parlato di scudetto, l'importante è lavorare bene, pensare di vincere la prossima partita, questo è importante. Se iniziamo a pensare allo scudetto penso che non sia buono".IL PASSATO AL MILAN - "Mi ricordo quando giocavo a Milano non avevo abbastanza esperienza per giocare con la prima squadra. Ora mi sento bene, ho 23 anni e ho fatto molte partite".

Sull'amicizia con Leao: "Ho sentito Leao, ho parlato con lui, mi ha dato il benvenuto, un grande amico"

Chi non vedi l'ora di affrontare? "Marcus Thuram e Victor Osimhen"