Dal prestito di Oaktree allo stadio: perché Zhang non ha ancora venduto l'Inter
"La continuità aziendale è in dubbio". È quanto scritto nel report semestrale del bilancio chiuso al 30 giugno da Suning.com, in cui si annunciavano anche vendite di partecipazioni di alcune società appartenenti al colosso di Nanchino. Fra queste, secondo quanto filtra, non ci sarebbe però l'Inter, le cui quote sono già in pegno al 100% al fondo Oaktree dopo il prestito di 245 milioni di euro concesso la scorsa estate.
Tradotto, se la famiglia Zhang non dovesse riuscire a ripagare il debito entro il tempo limiti fissato al 2024, allora il club nerazzurro passerà nelle mani del fondo americano. Secondo quanto risulta a Calciomercato.com, però, "proprio la scadenza 2024, tuttavia, sta spingendo Steven Zhang a non rinunciare all'incasso massimo possibile, quei 1,2 miliardi di valutazione del club fatti finora e per cui ha dato mandato a diverse banche d'affari internazionali in cerca di compratori", si legge sul portale.
In sostanza, dunque, l'attuale presidente sta temporeggiando sulla vendita immediata nonostante le contestazioni di gran parte dei tifosi: l'obiettivo è attendere l'offerta giusta (e più alta possibile) anche in virtù del possibile via libera definitivo per la costruzione del nuovo stadio di proprietà che aumenterebbe il valore del club.