Dal miracolo Lille alla rivincita sulla Juve: la storia di Rudi Garcia
Ieri, con il Lione, ha consumato la sua "vendetta" personale eliminando la Juventus dalla Champions League. È Rudi Garcia, tecnico che fece sognare lo scudetto a una città ai tempi della Roma. Nato il 20 febbraio 1964 a Nemours, in Francia (ma di origini spagnole), ha giocato dal 1983 al 1992 con Lille, Caen e Martigues, salvo poi ritirarsi prestissimo, a soli 28 anni, per i continui problemi alla schiena. La sua carriera da allenatore comincia nel 1999 come vice al Saint-Etienne, diventando poco dopo titolare della panchina fino al 2001, quando saluta Les Verts.
Il miracolo Lille
Al Lille Rudi Garcia vive la prima esperienza su una panchina importante, dopo quelle con Digione e Le Mans. Comincia nel 2008 sostituendo Claude Puel, salvo poi rescindere per divergenze con il direttore sportivo dopo una sola stagione. Il presidente Michel Seydoux, però, lo convince a tornare. Sarà la scelta migliore possibile. Le prime due stagioni, nel 2008-2009 e 2009-2010, consentirono al Lille di qualificarsi rispettivamente all'Europa League e alla Champions League. Ma il vero trionfo di Rudi Garcia arriverà nell'annata 2010/11, che porterà al Lille uno storico scudetto, il terzo della storia del club. L'allenatore saluterà nell'estate 2013: arriva la chiamata della Roma.
"Abbiamo rimesso la chiesa al centro del villaggio"
Walter Sabatini lo ha scelto per ricostruire la Roma nell'estate 2013, reduce dalla delusione della Coppa Italia persa in finale contro la Lazio. Il 12 giugno Rudi Garcia firma il contratto con i giallorossi e la sua avventura inizia nella maniera migliore possibile: il tecnico francese, anche grazie al fido Gervinho arrivato appositamente in giallorosso per lui, infila una straordinaria striscia di 10 vittorie consecutive che issa la Roma in testa alla classifica e permette di sognare lo scudetto dalle parti di Trigoria. Tra queste anche la vittoria nel derby e la famosa frase "Abbiamo rimesso la chiesa al centro del villaggio". Non ci riuscirà, ma stabilirà il record di punti in campionato (85, poi battuto da Spalletti con 87). Nella seconda stagione la sua Roma si ripresenta ai nastri di partenza con grandi ambizioni: arriverà secondo centrando l'accesso in Champions League proprio battendo la Lazio e superandola nella penultima giornata di campionato.
Ma ad accendere "l'odio" per la Juve è la sconfitta dello Juventus Stadium della sua Roma, che cade sotto i colpi dell'arbitro Gianluca Rocchi: celeberrimo il gesto del violino rilanciato sui social da tantissimi tifosi, non solo romanisti. Il terzo capitolo giallorosso, per Garcia, si esaurisce già il 13 gennaio 2016: verrà esonerato dopo 61 vittorie, 35 pareggi e 22 sconfitte in 118 gare con la Roma.
Marsiglia, Lione e la rivincita sulla Juve
Il 20 ottobre 2016 rescinde il contratto con la Roma e firma con il Marsiglia. Chiuderà la prima stagione al quinto posto, ma nella seconda annata sfiorerà la vittoria dell'Europa League arrendendosi solo in finale all'Atletico Madrid, chiudendo la Ligue 1 al quarto posto. Annuncerà il suo addio al Marsiglia a maggio 2019. Aspetterà l'ottobre dello stesso per tornare ad allenare, quando si subentra sulla panchina del Lione al posto di Sylvinho. Il suo campionato non sarà felicissimo, visto il settimo posto poi cristallizzato dal Federazione francese causa Coronavirus. Ma dopo aver eliminato la Juve, ieri, può proseguire il sogno Champions League. Ora lo scoglio, grande, si chiama Manchester City.
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