Dal crac alla qualificazione in Coppa UEFA: l'era Ghirardi alla guida del Parma
A seguito del crac Parmalat e l'arresto di Calisto Tanzi per bancarotta fraudolenta, il Parma (dopo essere stato temporaneamente controllato da un'amministrazione straordinaria) nel 2007 passò nelle mani dell'imprenditore bresciano Tommaso Ghirardi che lo controllò poi per 7 anni esatti. A questo riguardo andiamo a ripercorrere le tappe più significative della sua presidenza.
Il crac Parmalat, l'avvento di Tommaso Ghirardi
A seguito dello scandalo di bancarotta fraudolenta ed aggiotaggio che a fine 2003 vide protagonista il proprietario della Parmalat e del club emiliano Calisto Tanzi, il Parma per poco meno di 3 anni è stato controllato da un'amministrazione straordinaria e messo poi all'asta nel gennaio 2007: ad acquisire le quote di maggioranza della società gialloblu fu Tommaso Ghirardi, imprenditore bresciano fino a quel momento proprietario di una piccola squadra di Serie C.
La prima insperata salvezza
L'avventura di Ghirardi come presidente e proprietario del club emiliano inizia come detto nel gennaio del 2007, nel bel mezzo della stagione 2006/07 e con la squadra impantanata nelle zone basse della classifica dopo una prima metà di campionato piuttosto travagliata. Per fortuna del neo-presidente gialloblu però il Parma, grazie ad un perentorio cambio di allenatore con Ranieri che prese il posto di Pioli, riuscì a salvarsi per il rotto della cuffia e mantenere la categoria.
La retrocessione in Serie B
La stagione successiva fu altrettanto travagliata e difficile ma purtroppo per Ghirardi il Parma questa volta non riuscì a salvarsi: sulla panchina dei gialloblu si succederono i vari Di Carlo, Guidolin, Cuper e Manzo ma nessuno di loro riuscì a dare la svolta decisiva per invertire la rotta. Dopo 18 stagioni di fila in massima serie i Ducali retrocedettero in Serie B.
Il ritorno in massima serie e la consolidazione della categoria
Nella stagione 2008/09 il Parma parte come squadra favorita per la vittoria della Serie B e i gialloblu rispettano le previsioni disputando un ottimo campionato e tornando immediatamente in Serie A. Nelle seguenti cinque stagioni il presidente Ghirardi investì intelligentemente sul mercato rinforzando la squadra con giocatori di valore e i gialloblu riuscirono a centrare la salvezza riconsolidandosi come una delle più importanti società d'Italia.
La qualificazione in Coppa UEFA e l'addio
Nella stagione 2013/14 il Parma si rende protagonista di un campionato d'altissimo livello e grazie ai gol di Antonio Cassano e alla sapiente gestione della squadra da parte di mister Roberto Donadoni la formazione emiliana si qualifica per la Coppa UEFA. La società tuttavia viene esclusa dalla competizione per via della mancata concessione della Licenza UEFA da parte del CONI a causa di un ritardo nei pagamenti IRPEF: a seguito di ciò il presidente Ghirardi nel dicembre 2014 cedette le quote di maggioranza del club alla società cipriota Dastraso.
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