Dal Barcellona al Barcellona: Juve trasformata da un confronto. Che sia arrivata la svolta per Pirlo?

Andrea Pirlo, Juve
Andrea Pirlo, Juve / David Ramos/Getty Images
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La Juventus vista nel match di andata contro il Barcellona aveva destato una pessima impressione: bianconeri in balia di un modesto Barça per i 90 minuti, squadra timida - quella di Pirlo - incapace di reagire e di dare una dimostrazione di forza. Sono passati quasi 50 giorni da quella gara, nel mezzo ci sono stati tanti alti e bassi della Juventus.

La vittoria di ieri al Camp Nou (mai nessuna italiana aveva rifilato 3 gol ai blaugrana in casa) è il punto più alto raggiunto dalla Juve di Pirlo sin qui. Dopo un cammino balbettante, la formazione bianconera ha assestato una vittoria importante e forse fondamentale per la sua stagione. Che sia arrivata la svolta con il secondo tempo del derby?

Andrea Pirlo e Cristiano Ronaldo, Juve
Andrea Pirlo e Cristiano Ronaldo, Juve / David Ramos/Getty Images

Tutto sicuramente parte dal confronto all'intervallo nel derby contro il Toro. La Juve ha tirato fuori il cuore, il carattere e la grinta, ribaltando il match, pur non brillando, ed è scesa in campo con la stessa determinazione e ferocia. La Juve del Camp Nou è ripartita proprio dal successo contro il Toro ma i bianconeri erano consci che grinta e cuore non sarebbero bastati, anche contro un Barcellona ridimensionato (probabilmente il più scarso degli ultimi 25 anni, se la formazione schierata all'andata da Koeman poteva essere considerata la più scarsa degli ultimi 15-20, quella di ieri, se possibile, è ancora peggio).

Però va dato atto alla Juventus di aver interpretato la gara nel migliore dei modi, sotto ogni punto di vista. E' arrivata anche la prima chicca tecnica di Andrea Pirlo che piazza al Camp Nou la sua prima bandierina importante da tecnico. Contro il 4-4-2 del Barcellona, Pirlo ha adottato qualcosa di leggermente diverso rispetto al solito. In avvio di azione, la Juve si schierava con il solito 3-2-5 in fase di possesso che diventava 5-3-2 in fase di non possesso, mentre con il consolidamento del possesso palla, Ramsey si sganciava in avanti e diventava mezzala, con Arthur che rimaneva vertice basso. Il centrocampo diventava così a 3. Le mosse Ramsey e McKennie hanno funzionato e non può essere un caso se le due Juve migliori viste in stagione (Barcellona e Cagliari) abbiano avuto Arthur in mezzo al campo. La Juve al Camp Nou vince, convince conquistando il primo posto meritatamente, cancellando la lezione incassata all'andata e restituendo tutto. Anche con gli interessi. Una cosa è certa: ci sarà un prima e un dopo Barcellona in casa bianconera.


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