Da San Siro a San Siro: in due settimane, la Juventus ha ristabilito le gerarchie

La Juventus ha un piede in finale di Coppa Italia, dopo aver espugnato San Siro per 1-2
La Juventus ha un piede in finale di Coppa Italia, dopo aver espugnato San Siro per 1-2 / Soccrates Images/Getty Images
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La Juventus ha aperto nel migliore dei modi un ciclo di due settimane intensissime che vedrà i bianconeri impegnati, fino all'andata degli ottavi di Champions contro il Porto del 17 febbraio, contro Roma e Napoli in campionato e contro l'Inter, per il ritorno della semifinale di Coppa Italia. Gli uomini di Andrea Pirlo si sono aggiudicati i primi 90' di questa affascinante doppia sfida, ma dovranno conquistarsi all'Allianz Stadium l'accesso alla finale per il secondo anno di fila.

La sfida del 17 gennaio in campionato contro i nerazzurri aveva visto la Juventus soccombere a un'Inter superiore in tutti i reparti, che aveva vinto praticamente tutti i duelli individuali e mostrato una prevalenza territoriale netta per tutti i 90'. Insomma. E anche ieri sera, l'approccio alla gara è stato molto simile: Inter subito in vantaggio, alla prima vera occasione, con Lautaro Martinez. Tuttavia, l'interpretazione della gara è stata totalmente differente da parte dei bianconeri che, nel primo tempo, nonostante lo svantaggio iniziale, hanno letteralmente chiuso gli avversari nella loro metà campo, sfruttando anche l'assenza di Lukaku. La sua squalifica è pesata e non poco perché ha tolto alla squadra di Conte il riferimento su cui appoggiarsi per rifiatare e salire con il baricentro.

Ronaldo esulta insieme a Kulusevski
Ronaldo esulta insieme a Kulusevski / Soccrates Images/Getty Images

Nel giro di 10', la partita si è completamente capovolta: prima il gol del pareggio di Ronaldo su calcio di rigore, assegnato per un'ingenuità clamorosa di Young su Cuadrado, poi il raddoppio, dello stesso CR7, sfruttando un altro regalo confezionato questa volta dalla ditta Bastoni-Handanovic.

Come di consueto, Conte non dev'essere stato troppo soddisfatto della prestazione dei suoi nel primo tempo e siamo pronti a scommettere che, durante l'intervallo, abbia fatto sentire la propria voce nello spogliatoio. Effettivamente, poi, la squadra si è ripresentata in campo con un piglio e una determinazione diversi, la Juventus ha accusato un po' di stanchezza e raramente si è affacciata dalle parti di Handanovic nella ripresa, se non con un tiro di Bernardeschi, deviato, che stava per sorprendere l'estremo difensore sloveno.

Se, nel primo tempo, la doppietta di Ronaldo era stata propiziata da errori individuali, nella ripresa la stessa situazione si è evidenziata a parti invertite. Le migliori occasioni avute dall'Inter, infatti, sono state frutto di errori in fase di impostazione da parte dei bianconeri: l'azione del tiro di Lautaro, salvato quasi sulla linea di porta da Demiral, a Buffon battuto, nasce da uno stop sbagliato di Bentancur al limite dell'area; così come il tiro smorzato di Eriksen, su un chiaro errore tecnico dello stesso portiere bianconero, nonché l'azione forse più clamorosa della partita che ha visto Darmian farsi ipnotizzare su un mancino a botta sicura.

Arturo Vidal, protagonista nella vittoria contro la Juve in campionato, ieri ha disputato una partita insufficiente
Arturo Vidal, protagonista nella vittoria contro la Juve in campionato, ieri ha disputato una partita insufficiente / Soccrates Images/Getty Images

La Juventus ha vinto una partita sofferta, di grinta, di cuore, che ricordano le grandi vittorie bianconere quando sulla panchina, ora di Andrea Pirlo, sedeva Max Allegri. Oltre a quanto detto, ciò che ha fatto la differenza è stato il cinismo: forse l'Inter ha avuto più occasioni, ma gli ospiti hanno saputo concretizzare al massimo le opportunità che si sono presentate, con un Ronaldo in formato Champions. Allargando il discorso alla sfida di campionato di tre domeniche fa, ieri sera la Juventus ha avuto il dominio del centrocampo, grazie alle prestazioni sontuose di Bentancur e Rabiot, più che di McKennie, meno appariscente rispetto ad altre occasioni ma comunque sempre prezioso per il contributo che offre alla squadra. I tre interpreti del centrocampo nerazzurro non hanno mai avuto il tempo di ragionare, per via del pressing ottimamente condotto dai bianconeri.

Chiellini e compagni si godono un inizio di 2021 quasi impeccabile, con 9 vittorie su 10 tra tutte le competizioni, 25 gol realizzati e solamente 8 subiti, approcciando al meglio un mese fondamentale per gli obiettivi di questa stagione.


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