Da punti interrogativi a risorse fondamentali: Danilo e Rabiot rigenerati dalla cura Pirlo
Tra i migliori in campo anche nella partita di ieri sera, il tifoso bianconero sta scoprendo l'importanza di due elementi della rosa, come Danilo e Adrien Rabiot, spesso criticati durante la scorsa annata e ritenuti non all'altezza di vestire la maglia bianconera. Già dalle prime uscite di questa stagione, però, il terzino brasiliano ha mostrato grande affidabilità e duttilità, mentre il centrocampista francese, soprattutto nell'ultimo periodo, sta trovando una certa continuità di prestazioni.
Arrivato a Torino dal Manchester City, compiendo il percorso opposto rispetto a Joao Cancelo, l'ex Santos e Real Madrid ha avuto parecchie difficoltà ad ambientarsi in Italia. Tuttavia, dopo una prima stagione caratterizzata da più bassi che alti, il terzino classe '91 si sta dimostrando un elemento fondamentale per Andrea Pirlo. Ha già collezionato 30 presenze stagionali, segnando per altro un gol tanto bello quanto fondamentale contro il Sassuolo. Nello schieramento tattico bianconero, può ricoprire con efficacia tutti i ruoli della difesa: predilige la fascia destra, ma si è disimpegnato alla grande anche sul lato opposto per sopperire all'assenza di Alex Sandro a inizio stagione. In alcune occasioni, ha fatto anche il difensore centrale. Al di là della posizione in campo, è importante anche e soprattutto per l'equilibrio difensivo. Il tecnico bresciano difficilmente si priva della sua intelligenza tattica: perché?
Volendo impostare l'azione con uno schieramento a 3 in difesa, la sua presenza in campo, che sia a destra o a sinistra, permette a Cuadrado o ad Alex Sandro (due terzini con qualità diverse rispetto a Danilo) di alzarsi sulla linea dei centrocampisti per aumentare il peso offensivo della squadra. In questo modo, riesce a garantire copertura ai due difensori centrali. Tanti meriti vanno al giocatore, quanti all'allenatore, che sta sfruttando al 100% le sue qualità.
Venendo a Rabiot, il suo acquisto da parte della dirigenza aveva incuriosito l'ambiente bianconero, che già da tempo era interessata a lui. Prelevato dal PSG a parametro zero, lo stesso Buffon aveva mostrato grande soddisfazione per il suo arrivo a Torino, essendo stato suo compagno di squadra proprio nel club parigino. Eppure, anche per lui la prima stagione in bianconero si è rivelata ampiamente al di sotto delle aspettative, forse per una incompatibilità al gioco di Maurizio Sarri, ma anche perché (giusto ricordarlo) veniva da quasi un anno di inattività. Andrea Pirlo, fin dai primi giorni da nuovo allenatore della Juventus, ha tributato enormi elogi nei confronti del centrocampista francese, sostenendo che il ragazzo dovrebbe credere maggiormente nei propri mezzi, in quanto lui stesso non si rende conto delle qualità che ha. Le ultime tre partite potrebbero definitivamente aver spazzato via i dubbi su un investimento comunque importante della società bianconera: dopo un girone d'andata incolore, le due prestazioni contro l'Inter e quella di campionato contro la Roma hanno consacrato un altro talento importante della rosa bianconera. Oltre alla sua crescita, va sottolineata quella dell'intero reparto, composto da Arthur, Bentancur e McKennie: ciò che fino a poche settimane fa era considerato come il punto debole della rosa bianconera, nella seconda parte di stagione potrà rivelarsi il fattore decisivo nella conquista del decimo Scudetto consecutivo e degli obiettivi della Juventus in campo internazionale.
Andrea Pirlo, dunque, si gode le prestazioni di questi due ragazzi che stanno riscattando una prima annata negativa in bianconero. Aspettando il rientro a pieno regime di Paulo Dybala, ci sono tutte le premesse affinché la Vecchia Signora disputi una seconda parte di stagione entusiasmante.
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