Da Guardiola a Southgate: la rapida ascesa di Rico Lewis

Il classico terzino-mediano di Pep Guardiola.

England Men Training
England Men Training / Michael Regan/GettyImages
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Rico Lewis in Nazionale. Il gioiello del Manchester City, nato il 21 novembre 2004 è stato convocato da Gareth Southgate per le prossime due sfide dell'Inghilterra. La Nazionale dei Tre Leoni disputerà le sue ultime gare di qualificazione ai prossimi Europei domani contro Malta e lunedì 20 novembre contro la Macedonia del Nord. Gare per confermare il primo posto nel girone dell'Italia.

Gare in cui potremmo assistere all'esordio di uno dei giovani più promettenti del panorama inglese. Non romperebbe alcun record, sarebbe il 20° calciatore più giovane a esordire nella storia dell'Inghilterra. Potrebbe invece piazzarsi al quarto posto qualora riuscisse a mettere un referto un gol in una delle due sfide.

Tipologia di record in cui, nonostante la posizione in campo, Rico Lewis ha già inciso in Champions League.

È nato a Manchester. È entrato a far parte delle giovanili del City quando aveva 8 anni, ancora prima di Pep Guardiola. Dopo 11 ha già realizzato la quasi totalità dei sogni di chi fa il calciatore come lavoro. Ha vinto molto nelle giovanili (due volte il campionato U18 e due quello riserve) e ha trionfato nel clamoroso Tréble dei citizens nella precedente stagione.

Sulle spalle indossa il numero 82 ed è figlio, stando a quanto riportato dal DailyMail un anno fa, del due volte campione di Muay Thai Rick Lewis. Ha anticipato i tempi fin dalle giovanili, entrando a far parte dell'U18 quando aveva soltanto 15 anni. Detiene un record storico in Champions League che prima apparteneva a uno come Karim Benzema e, dopo aver sgomitato nel Manchester City, è pronto a farlo anche in Nazionale. Nonostante la statura.

Ne ha parlato Pep Guardiola sbilanciandosi nei suoi soliti complimenti che spesso appaiono eccessivi.

Se fosse stato leggermente più alto sarebbe considerato uno dei migliori giocatori della Premier League. Una frase che, unita al "se non si fosse rotto il ginocchio" o "se avesse avuto la testa", rientra nella triade delle scuse più utilizzate in un qualsiasi bar di quartiere, per giustificare il mancato arrivo tra i professionisti di un talento di vecchia data.

Rico Lewis però al top ci è arrivato. Ci è arrivato proprio con Pep Guardiola, in una trasformazione che il genio catalano riserva soltanto a una ristretta cerchia di selezionati. La trasformazione da terzino a mediano. La responsabilizzazione di chi occupa posizioni laterali, l'obbligo a spostarsi al centro, nel traffico, quasi fosse una tassa da pagare per poter diventare un calciatore di livello con lui.

Dopo poco più di una stagione nel giro del City dei grandi, Rico Lewis conta 33 presenze, divise in modo quasi identico tra i ruoli di esterno basso e centrocampista centrale. Guardiola sul suo talento aggiunge che è un giocatore eccezionale e che dal suo arrivo, ha giocato a livelli altissimi in tutti i reparti, difensivo e offensivo, che capisce la partita.

Sono complimenti sui quali Rico Lewis è stato chiamato a commentare dalla Nazionale, da cui escono foto o video che lo ritraggono visibilmente felice. Qui il giornalista della BBC si concentra insistemente sulla questione dell'altezza che Lewis dribbla con una battuta esperta e ironica. "Non lo so, Vedremo se il prossimo anno sarò un po' più alto".

Un problema che ovviamente non esiste, in special modo se mettiamo in moto la memoria per inquadrare chi sono stati i terzini destri e i centrocampisti centrali più forti dell'era Guardiola in tutti i suoi club. Nella corrente stagione Rico Lewis ha già fornito due assist in Champions League e come regalo dei 19 anni ha ricevuto l'investitura pubblica di Pep Guardiola e la convocazione di Southgate. Seguirà le orme di Foden nel ricambio generazionale a cui dovrà presto sottoportsi il Manchester City?