Da "desaparecido" a titolare aggiunto: Sanchez è l'arma in più dell'Inter
Questa, per Alexis Sanchez, può essere davvero la stagione del riscatto. Tornato in Italia, all'Inter, la scorsa stagione si è rivelata amara a causa dell'interminabile serie di infortuni alla caviglia messa da parte solo verso la fine del campionato, quando l'ex Barça e United è tornato a far vedere le sue qualità, proprio quelle che avevano spinto Antonio Conte a chiederlo a Beppe Marotta.
E ora il cileno, che all'atto pratico è un nuovo acquisto, ha iniziato la stagione in maniera diametralmente opposta nei 113 minuti disputati nelle prime tre gare di campionato. Sanchez ha agito anche da trequartista nel 4-3-1-2 sperimentale mostrato da Conte, confermandosi con una gran prestazione (assist per Lautaro) nella vittoria con il Benevento. Una manna dal cielo per l'Inter, in una stagione lunga e faticosa che vedrà sempre una gara ogni tre giorni. La duttilità del folletto cileno regala più soluzioni a gara in corso a Conte, che può contare su un attaccante capace di svariare su tutto il fronte offensivo. Può anche aiutare la squadra in fase di impostazione, abbassandosi fino al centrocampo a prendere palla.
Lo dimostrano i 54 passaggi effettuati contro il Benevento, una cifra da urlo per un attaccante (considerando che Lautaro si era fermato a quota 18). Insomma, complice un Eriksen ingolfato, Sanchez potrebbe anche diventare quel trequartista che possa raccordare attacco e mediana, da titolare o a gara in corso. Per la gioia dell'Inter, ma soprattutto di Antonio Conte.
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