Da colpo di mercato ad esiliato di lusso: la strana parabola di Christian Eriksen
La parabola di Christian Eriksen all'Inter punta ora verso il basso. Non è passato neanche un anno da quando Beppe Marotta e Piero Ausilio riuscirono a strappare al Tottenham uno dei talenti più cristallini della Premier League ad un prezzo di saldo: complice anche un contratto che si avviava verso la scadenza, i dirigenti nerazzurri versarono nelle casse degli Spurs circa 20 milioni di euro, consci che si trattava di un'occasione ghiotta visto il reale valore di mercato del giocatore.
Dalla presentazione in grande stile al Teatro Alla Scala di Milano, il danese non è però riuscito a convincere Antonio Conte, con prestazioni sotto la media: dopo i primi tentativi (andati a vuoto) da mezzala nel 3-5-2, il danese è stato provato più e più volte anche da trequartista nel 3-4-1-2, ma senza i risultati sperati. Tante le panchine collezionate, pochi i minuti in campo. Ma è innegabile che nelle ultime chance (alcune consecutive e da titolare) che Conte gli ha offerto - anche a causa delle numerose assenze a centrocampo causa Covid-19 e infortuni - lo stesso Eriksen non è riuscito ad incidere come ci si attende da un giocatore della sua (indiscussa) qualità.
Se a questa pecca si aggiungono le numerose frecciate arrivate dalla lontana Danimarca, allora la salita si fa sempre più ripida. Incalzato in conferenza stampa prima del Torino, Conte ha evidenziato per l'ennesima volta che fa le "scelte per il bene dell'Inter. Penso che Christian abbia avuto tantissime occasioni, ha giocato più di tanti altri. Quando lo riterrò opportuno lo sceglierò nell'undici iniziale o a gara in corso. Altrimenti prenderò altre decisioni". Parole che si uniscono poi a quelle di Marotta, che ha aperto ufficialmente alla possibilità di un addio del classe '92: "Non dobbiamo mai trattenere un giocatore che chiede di essere trasferito. Eriksen si sta comportando da professionista, dobbiamo fare le giuste valutazioni ma ora è a disposizione di Conte e quello che sta facendo l’allenatore è nell’interesse del club e del giocatore”.
Da colpo di mercato ad esiliato di lusso: il futuro di Eriksen sembra segnato. A meno di improvvisi colpi di genio che in carriera Chris ha già dimostrato di avere nel suo repertorio e che potrebbero cambiare un destino che appare già scritto.
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