Il crollo delle sponsorizzazioni cinesi per l'Inter: da 97 a 3 milioni di euro

Il logo dell'Inter
Il logo dell'Inter / Jonathan Moscrop/GettyImages
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L'Inter sembra avere un problema legato agli sponsor, problema che investe nello specifico i partner commerciali cinesi. Non basta solo il nodo Digitalbits (che non ha pagato il club nerazzurro) ma adesso occorre fare i conti col tema della "sponsorizzazione regionale".

Steven Zhang
Steven Zhang / Jonathan Moscrop/GettyImages

Nell'approfondimento pubblicato oggi da La Gazzetta dello Sport, precisamente dal giornalista Marco Iaria, si legge che il cosiddetto "collegamento" tra la compagine meneghina e la Cina sia ormai del tutto svanito. L'Inter aveva incassato 75 milioni nel 2016-17, 92 nel 2017-18, 97 nel 2018-19, poi i guadagni sono diminuiti radicalmente (44 milioni nel 2019-20, 38 nel 2020-21, e solo 16 nella scorsa annata). In particolar modo sono stati interrotti gli accordi tra Imedia e Beijing Yixinshijie, a causa della diffusione del Covid-19 e le restrizioni del governo cinese.

Non solo: stop anche al contratto con Suning che aveva sponsorizzato centro sportivo e divisa d'allenamento in base a un’intesa che valeva all'inizio 16,5 milioni più bonus per poi scendere a 16 milioni e ridursi di 5,4 milioni nel 2020-21 e di 4,5 nel 2021-22. Restano solo LD Sports e Boe United Tecnology, che fanno entrare nelle casse del club solo tre milioni. Dimostrazione evidente di come la famiglia Zhang stia facendo grossa fatica su questo fronte.


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