L'Italia scopre gli eSports: quanto vale il mercato del gaming nel nostro Paese

Gli eSports in Italia
Gli eSports in Italia / Gabriele Maltinti/GettyImages
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Quello degli eSports è diventato ormai un fenomeno troppo complesso per essere ignorato. Osservando le cifre che circolano si intuisce subito quanto il gaming professionistico sia molto più di alcuni nerd che giocano ai videogiochi.

Certo, dal punto di vista economico non può ancora competere con lo strapotere del calcio o di campionati come l'NBA o la Premier League, ma nel 2021 il settore dello sport elettronico ha messo a registro un fatturato di ben 1,1 miliardi di dollari, ben il 14,5% in più rispetto allo scorso anno. Nel suo report sul mercato globale degli eSports, Newzoo ha perfino previsto che i ricavi continueranno a crescere, fino a raggiungere gli 1,61 miliardi di dollari entro il 2024.

Credete che queste cifre siano basse? Allora vi spiazzerà sapere che nel 2020/21 la Serie A ha fatturato un totale di 2 miliardi di euro, un dato che mette gli eSports nella condizione di competere con i principali campionati europei di calcio.

Ovviamente, sui ricavi ha influito il Covid-19 che se da una parte ha messo in ginocchio l'industria calcistica, dall'altro ha incentivato il mercato del gaming. In effetti, l'obbligo di rimanere a casa ha dato una forte spinta alle vendite di videogiochi e console. Tuttavia, la pandemia ha solo accelerato un processo che prima o poi avrebbe portato a questo punto.

Michael Grzesiek
Un gamer alle prese con una partita di Call of Duty / Robert Reiners/GettyImages

In Italia, gli eSports non sono ancora molto diffusi. Diverse squadre di Serie A hanno intuito solo di recente l'importanza degli sport elettronici e pian piano si stanno dotando della propria squadra di gamer. Eppure, c'è ancora tanta gente in giro che non considera i videogiochi uno sport vero e proprio, limitando il potenziale di crescita del settore.

Secondo una ricerca che IIDEA ha commissionato all'istituto Nielsen, sono 2 milioni gli italiani appassionati di eSports. Questi si dividerebbero tra 475mila avid fans, ossia coloro che seguono abitualmente le competizioni e-sportive; e oltre 1 milione e mezzo di fan base, quelli che invece lo fanno in maniera più sporadica.

Tale séguito ha permesso al gaming italiano di fatturare tra i 45 e i 47 milioni di euro, una somma in netta crescita rispetto agli anni passati. In particolare, l’impatto economico diretto del settore - cioè i guadagni riconducibili da coloro che lavorano nel settore stesso - ammonta a 30 milioni. Di essi, il 65% (20,4 milioni) viene totalizzato dalle società e-sportive, alle quali seguono con il 16% (5,1 milioni) gli organizzatori di eventi e i publisher con il 4% (1,1 milioni). Il restante 15% (5 milioni) si riferisce a quelle società che operano a stretto contatto col mondo degli eSports, come ad esempio i produttori di hardware e gli sviluppatori.

Per quanto riguarda invece l'impatto economico indiretto, ossia le spese correlate agli eSports, questa cifra si aggira attorno ai 15 milioni di euro. Come se non bastasse, gli eSports hanno contribuito a creare nuove opportunità lavorative. I professionisti impiegati nel percorso di produzione, distribuzione e promozione dei videogiochi in Italia sono oltre 1600, rispetto ai 1100 del 2018. Inoltre, nel biennio 2019/2020 il 35% delle imprese ha assunto nuovi addetti, mentre il 59% rivela di voler avviare altre collaborazioni nel giro dei prossimi due anni, in particolare con figure professionali specializzate nell’area Tecnologia e Art.

Giovanni Sacripante
L'eNazionale Italiana / Gabriele Maltinti/GettyImages

Per non parlare poi delle possibilità legate alle sponsorizzazioni. Infatti, tra i promotori dei principali tornei e-sportivi non figurano solo aziende di tecnologia (Sony, Samsung, etc.), ma anche marchi legati al cibo, alle bevande energetiche, all'arredamento (di recente IKEA ha lanciato una linea d'arredamento dedicata al gaming). Ma anche multinazionali come McDonald's e Red Bull investono nello sport elettronico per avvicinarsi a un pubblico più giovane.

Insomma, il mercato degli eSports sta attraversando una crescita rapida, ma in Italia è ancora difficile mantenersi giocando ai videogiochi. Basti pensare che nel nostro Paese manca qualsiasi agevolazione per i pro gamer e soprattutto non esistono infrastrutture che possano contribuire allo sviluppo del movimento.


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