Cottarelli: "Inter più competitiva grazie a Interspac. A breve annunceremo altri vip"
L'economista Carlo Cottarelli ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di calciomercato.com per spiegare il progetto Interspac, l'azionariato popolare che intende acquistare una quota di minoranza dell'Inter per immettere liquidità nelle casse del club: "Sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla risposta avuta presso i tifosi. Non credevo che potessimo registrare questi numeri in così poco tempo e, a coloro i quali ancora domandano dove possano trovare il link al questionario, ricordo come sia sufficiente accedere al sito Interspac.eu e da lì direttamente alla pagina del sondaggio. Nella giornata di giovedì confidiamo di annunciare un gruppo più limitato rispetto a quello precedente di nuove adesioni. Comunicheremo l’ingresso di 7-8 nuovi tifosi vip. Io credo che questo tipo di modello si possa sposare non solo con l’Inter, ma con diverse realtà del panorama italiano. Anche nel Milan, per esempio. L’Inter è una squadra che raccoglie un numero di tifosi molto importante semplicemente nell’ambito di presenze allo stadio e che ha una platea molto significativa nel raggio di poche centinaia di chilometri. Per questo motivo, mi aspetto che la risposta definitiva a un progetto come questo possa essere di grande interesse".
Il professor Cottarelli ha poi parlato del sondaggio online e dell'apporto dei tifosi: "Il questionario che abbiamo aperto si concluderà il prossimo 15 luglio e a quel punto sarà il tempo di raccogliere e analizzare tutti i dati e fare delle riflessioni. Per comprendere dove potremo spingerci. Per ora, abbiamo deciso di limitarci ad un sondaggio nazionale perché, prima di aprirci all’estero, servirebbe un’adeguata campagna promozionale. Che non escludo, in assoluto, che possa avvenire più avanti. Non si tratta di un investimento a fondo perduto. Dando il proprio contributo economico, il tifoso avrebbe la “ricompensa” di comprare un pezzettino della sua squadra del cuore, di essere parte di un club come l’Inter. In un’eventualità futura di una quotazione della società in Borsa, a quel punto il tifoso potrebbe averne anche un ritorno in termini economici, ma non credo che la prima preoccupazione possa essere di fare della speculazione. Ovviamente nessuno investe i propri soldi senza un piano, senza conoscere i termini di questo progetto. Una volta conclusa la campagna promozionale e verificati i numeri che avremo raccolto, avremo un nuovo contatto con i rappresentanti dell’Inter e illustreremo maggiormente nel dettaglio le nostre intenzioni”.
Le prospettive future sembrano rosee: "Abbiamo una lista di potenziali imprenditori e top manager che sarebbero interessati ad aderire a questa iniziativa. L’idea è che in Interspac possano esserci pochi soggetti che possano immettere più risorse economiche e magari una fetta più ampia di investitori che diano un contributo inferiore. Non ci poniamo alcun limite. Ovviamente tutti questi discorsi sono strettamente legati a quella che sarà la risposta, a quelli che saranno i termini concreti della vicenda e a quello che avremo saputo e potuto raccogliere ad un certo punto. Dipenderà da quella che sarà, come la chiamano gli inglesi, la nostra fire power, la potenza di fuoco. Sono un tifoso nostalgico, ma sono assolutamente aperto alla realizzazione di un nuovo impianto rispetto all’attuale San Siro. La mia convinzione è che un club come l’Inter abbia ancora tantissime potenzialità rispetto all’aumento dei suoi introiti e che un’iniziativa come l’azionariato popolare non possa che essere fonte di nuovi guadagni e di nuove entrate per rendere la società ancora più competitiva sotto l’aspetto finanziario”, ha concluso Cottarelli.
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