Costruire o ristrutturare gli stadi potrebbe portare al calcio italiano un indotto pari a 25 miliardi di euro
La costruzione di nuovi impianti (e/o la ristrutturazione di quelli già esistenti) può fungere da motore trainante per il calcio italiano del futuro: questo è quanto emerge dal rapporto realizzato da Deloitte per quanto riguarda la situazione degli stadi italiani in confronto con quelli esteri e il relativo impatto che ha sul giro d'affari generato dal calcio nel nostro paese.
Dal nuovo San Siro fino alla Sardegna Arena di Cagliari, secondo il rapporto di Deloitte la realizzazione di nuovi stadi ex novo o la ristrutturazione di quelli già esistenti potrebbe generare fino a 4.5 miliardi di euro di investimenti: di questi 4.5 miliardi, 4.1 sono relativi al solo campionato di Serie A, 300 milioni in Serie B ed altri 100 in Serie C.
Una quantità tale di risorse potrebbe portare nel prossimo decennio ad un indotto stimato di oltre 25 miliardi di euro a favore di diversi settori economici italiani, 25 mila nuovi posti di lavoro, 3.1 miliardi di entrate extra per lo Stato e una diminuzione del 75% della violenza negli stadi. Si tratta di un grossa e significativa un’opportunità di rilancio per tutto il calcio italiano e per il Sistema Paese.
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