Cosa succederebbe se la Juventus Next Gen retrocedesse in Serie D?

Massimo Brambilla
Massimo Brambilla / Jonathan Moscrop/GettyImages
facebooktwitterreddit

In un periodo non proprio economicamente florido, la Juventus ha individuato nella propria seconda squadra una miniera preziosa. Nicolussi Caviglia, Yildiz, Iling-Junior e Soulé sono solo alcuni dei talenti che la Next Gen ha messo nelle mani di Massimiliano Allegri, che ha sopperito a un mercato poco generoso con un'inedita linea verde per la promozione dei giovani.

I bianconeri sono stati i pionieri delle seconde squadre e sin dal suo lancio nel 2018 l'ex Under 23 è sempre stata vista come un modello di riferimento che altri club, come l'Atalanta, hanno seguito. Tuttavia, adesso la Juve si interroga su quello che potrebbe essere il futuro della Next Gen.

feed

Già, perché sarà pure un progetto nato per favorire l'inserimento dei giovani nel calcio professionistico, ma la Juve Next Gen è comunque una squadra regolarmente iscritta a un campionato - la Serie C - e, in quanto tale, deve lottare per determinati obiettivi. Ora come ora, le sole 3 vittorie nelle prime 13 giornate e il penultimo posto in classifica fanno pensare che i ragazzi di Brambilla dovranno lottare per la salvezza.

Ma cosa succederebbe se la Next Gen dovesse retrocedere? A fare chiarezza e allo stesso tempo evidenziare il problema è Tuttosport, il quale, riprendendo il regolamento, rivela che in quel caso la seconda squadra dei bianconeri non potrebbe iscriversi in Serie D. L'Under 23 è infatti nata per promuovere i talenti nel calcio professionistico e sarebbe dunque vietato farli giocare tra i dilettanti.

Alla Next Gen - prosegue TS - non resterebbe che chiedere il ripescaggio in Serie C per occupare un eventuale posto vacante.