Cosa succederà se il contro-test confermasse la positività di Pogba al testosterone?

Le possibili ripercussioni sulla carriera del francese e sul mercato della Juventus.

Paul Pogba
Paul Pogba / Insidefoto/GettyImages
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Era l'11 settembre quando la positività di Paul Pogba al test antidoping sconvolgeva il mondo Juventus. Il controllo effettuato al termine del match contro l'Udinese aveva infatti riscontrato la presenza di testosterone all'interno delle urine del centrocampista francese, che per questo è stato sospeso in via cautelare dal Tribunale Nazionale Antidoping in attesa del referto delle contro-analisi.

Dopo un primo rinvio, il secondo test verrà effettuato nella giornata di giovedì. Una data che non sarà decisiva solo per la carriera di Pogba, ma che influirà necessariamente sulle strategie future del club bianconero.

Cosa succederà se il contro-test di Pogba dovesse essere positivo?

Nelle ore immediatamente successive alla positività, presidente della commissione federale antidoping della Figc, Giuseppe Capua, ha spiegato ad Adnkronos Salute come il test non sbaglia mai e che, salvo ovviamente sorprese, la contro-prova confermerà il primo risultato.

Naturalmente un margine d'errore, seppur minimo, esiste sempre e se l'esame di giovedì dovesse smentire quello dell'11 settembre, lo stop di Pogba verrebbe subito revocato.

Se invece l'esito dovesse essere nuovamente positivo, il francese sarà costretto ad andare a giudizio davanti al tribunale nazionale antidoping e a ricevere le pene previste: una squalifica di due anni, che potrebbero anche raddoppiare se venisse dimostrata l'intenzionalità dell'assunzione della sostanza proibita.

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Come cambia il mercato della Juve con la squalifica di Pogba?

La Juventus ha immediatamente preso le distanze sostenendo di non aver mai detto a Pogba di assumere il testosterone, ma seguirà comunque lo svolgersi degli eventi da diretta interessata. Recentemente Cristiano Giuntoli ha dichiarato: "Aspettiamo l'esito, poi prenderemo decisioni insieme al management di Paul". Tra queste "decisioni" c'è la rescissione del contratto dell'ex United, che attualmente guadagna 8 milioni di euro netti.

Se la squalifica dovesse essere confermata, i bianconeri dovrebbero poi scegliere come comportarsi sul mercato. Lo stesso Giuntoli ha detto che la Juve non si sarebbe rivolta agli svincolati per sopperire all'assenza di Pogba, ma a gennaio la musica potrebbe cambiare dato che potrebbe arrivare un nuovo centrocampista di livello come Pierre-Emile Hojbjerg, 28enne danese del Tottenham.