Cosa significa curare il look dei calciatori? - Intervista ad Andrea Discanni

Andrea Discanni con Alexis Saelemaekers, calciatore del Milan
Andrea Discanni con Alexis Saelemaekers, calciatore del Milan / Andrea Discanni x 90min Italia
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"La vita è quello che ti accade mentre sei impegnato a fare altri progetti", cantava John Lennon nella sua celebre canzone Beautiful Boy. Parole e musica che sembrano perfette per raccontare la storia di Andrea Discanni, il barbiere dei calciatori.

Dietro il look di molti campioni della Serie A come Giroud, Skriniar, Bastoni e Di Marco infatti c'è la sua arte. Un percorso, come accade spesso nella vita, iniziato quasi per gioco e che con il passare del tempo lo ha reso l'uomo di fiducia di tantissimi calciatori del nostro campionato. Andrea, che il calcio professionistico lo ha assaporato con la maglia della Pro Sesto dopo aver fatto la trafila delle giovanili con la maglia dell'Inter, ha raccontato la sua storia in esclusiva ai nostri microfoni.

Hai un passato da calciatore tutt'altro che comune, quando hai iniziato a tagliare i capelli?

"Ho iniziato molto presto, avevo 14-15 e iniziai a tagliare i capelli ai miei compagni negli spogliatoi. Ho sempre giocato a calcio, ero portiere e come tutti quelli che iniziano a giocare a calcio il mio sogno era quello di fare il calciatore. A 18 anni, mentre ero alla Pro Sesto, dopo aver capito alcune dinamiche di questo mondo decisi di chiudere con il professionismo. Iniziai a giocare per una squadra di Eccellenza e questo mi permise di dedicarmi alla professione di Barber in maniera differente. Poi quando smisi di giocare in Eccellenza, presi il patentino per diventare preparatore dei portieri e ho allenato alla Pro Sesto per 5 anni, facendo tutta la trafila dal settore giovanile alla prima squadra. Fu un'altra esperienza importante, un altro modo di vivere lo spogliatoio e di capire molte dinamiche di questo mondo che mi aiutano ancora oggi".

Chi è stato il primo calciatore di un certo spessore al quale hai tagliato i capelli?

"È stato Marco Borriello. All’epoca lavoravo in un salone in zona Piazza Castello a Milano, lui chiamò per prendere appuntamento e fui io a fare il taglio. A lui piacque particolarmente e da lì diventai il suo barbiere ufficiale per un anno e mezzo seguendolo ovunque. C’è anche una foto vecchissima di noi due sul suo profilo Instagram. Dopo Borriello tutti i calciatori del settore giovanile dell’Inter iniziarono a venire da me, perché quello che all’epoca era l’allenatore della Berretti dell’Inter, era un mio ex compagno alla Pro Sesto. Tra loro c'erano Pinamonti ed Esposito. Pinamonti poco dopo iniziò ad andare in prima squadra e grazie al passaparola arrivarono Skriniar che era appena arrivato alla Sampdoria, Gabigol, Cancelo e poi con l’aiuto dei social fu più semplice iniziare il network. Successivamente decisi anche di investire il mio tempo andando in giro per l’Italia a tagliare i capelli ai ragazzi della Primavera che nel frattempo erano andati a giocare in prestito. Anche questo fu un passaggio molto importante che mi ha aiutato a promuovere la mia attività attraverso i social".

Il tuo passato ti è stato d’aiuto nel relazionarti con i calciatori?

"Assolutamente. Di Marco lo conoscevo già personalmente perché nonostante lui sia un anno più piccolo di me, abbiamo giocato insieme qualche volta. C’è anche una foto in cui siamo insieme quando facevamo gli Allievi. So molte cose anche di mercato, che mi vengono raccontate perché sono consapevoli del fatto che io sia perfettamente in grado di capire certe dinamiche di spogliatoio perché le ho vissute. Il rapporto con un calciatore normalmente si consolida quando capisce di potersi fidare e nei nostri negozi, per esempio, non si possono fare foto con i calciatori proprio perché vogliamo che quando sono da noi possano rilassarsi completamente. Prima tagliare i capelli era un bisogno, ora è diventato un piacere e proprio per questo cerco di essere il più discreto possibile anche con la richiesta delle maglie cerco di essere il più discreto possibile e lascio che siano loro a portarmele. Poi magari di tanto in tanto può scappare la battuta".

Quanto è importante per la gente tagliarsi i capelli nello stesso posto in cui se li tagliano i calciatori?

"Ti direi che è fondamentale. Li vedono su Instagram e vogliono lo stesso taglio. La gente viene soprattutto per quello, per l’atmosfera e per tagliarsi i capelli dove se li tagliano i propri idoli. Poi quando si entra in negozio sembra di essere in un museo perché ci sono tantissime maglie autografate e questo rende l'esperienza ancora più unica per gli appassionati di calcio. Molti arrivano direttamente con la foto dei calciatori chiedendomi lo stesso taglio. Quest'anno quello di Giroud è quello che va per la maggiore perché è l'idolo di tutti i milanisti".

Il Look post Scudetto di Giroud quindi è opera tua...

"Sì, era una scommessa nata mesi prima. Disse che se il Milan avesse vinto lo Scudetto si sarebbe fatto biondo platino. Quindi quando quest’estate è tornato dalle vacanze lo abbiamo fatto e non andava più via, infatti ha giocato i mondiali con ancora un pochino di ciuffo biondo e lo abbiamo tolto neanche una settimana fa. Sono stati un successo, infatti ha già detto che quest’estate li rifarà. Aveva detto anche che se avesse vinto il Mondiale avremmo scelto un colore particolare, però purtroppo non è successo. Ti dico la verità, in finale tifavo Francia per questo".

Chi è il calciatore più simpatico?

"A loro modo sono tutti simpatici, quello con cui ho più feeling è sicuramente Saelemaekers e poi c’è Di Marco con il quale ho un rapporto un pochino diverso. La situazione più ingestibile in negozio è quando ci sono Skriniar , che ormai è mio cliente da 6 anni, e Di Marco insieme, perché si fanno scherzi in continuazione e mi nascondono le forbici. Una volta, mentre lavavo i capelli a Di Marco, Skriniar mi ha preso il doccino e lo ha lavato tutto. Anche Giroud è una persona fantastica. L'anno scorso ho dovuto subire un piccolo intervento e mi ha addirittura mandato un messaggio dicendo di riprendermi il prima possibile. Pensa che tagliarsi i capelli prima del derby e ha aspettato che io uscissi."


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