Cosa può dare Giovanni Simeone alla Juve
Il calciomercato non è ancora ufficialmente iniziato, ma la Juventus è come quella cliente che si apposta fuori dal negozio in attesa dell'orario di apertura e non vede l'ora che arrivi. D'altronde, negli uffici di Vinovo non c'è tempo da perdere: i bianconeri hanno infatti chiuso la stagione con zero titoli vinti e la società intende cambiare direzione il prima possibile.
Pogba, Di Maria e Milinkovic-Savic sono solo alcuni dei tanti giocatori messi nel mirino, ma la Vecchia Signora non è solita spendere e spandere senza motivo e ha adocchiato un giocatore che nel corso della stagione potrebbe rivelarsi fondamentale.
Parliamo di Giovanni Simeone, ossia dell'attaccante più sorprendente di una squadra già di per sé sorprendente come l'Hellas Verona. In Veneto il Cholito ha infatti concluso quella che è stata di gran lunga la sua miglior stagione; lo dimostrano le 17 reti in campionato che l'hanno portato al 4° nella classifica marcatori.
Il suo cartellino è di proprietà del Cagliari, ma non c'è dubbio che gli scaligeri lo riscatteranno per 12 milioni di euro. A loro volta potrebbero girarlo alla Juve, mettendo a segno una discreta plusvalenza. Secondo diverse testate, Madama sarebbe infatti disposta a firmare un assegno da 15 milioni con intestatario Maurizio Setti.
Ma cosa può dare Simeone alla Juventus? Questa è la domanda alla quale tifosi e addetti ai lavori faticano a trovare risposta. Sembra scontato dire che il Cholito non sarebbe (almeno in partenza) un titolare, ma costituirebbe un'alternativa di livello a Dusan Vlahovic, punta di diamante dell'intera rosa dopo l'addio di Dybala.
Perché allora investire così tanto su un panchinaro? Il motivo è molto semplice: le tante partite ravvicinate costringono i tecnici ad applicare continue rotazioni e per non perdere punti in campionato è di vitale importanza che le seconde linee non facciano rimpiangere i titolari. Magari Simeone non è quel giocatore che ti fa vendere migliaia di magliette negli store, ma ha già alle spalle quell'esperienza che, secondo l'Allegri-pensiero, è necessaria per vestire con onore una casacca pesante come quella della Juventus.
Nei suoi 6 anni in Italia, l'attaccante argentino ha deluso (parzialmente) solo con la Fiorentina, ma con Genoa, Cagliari ed Hellas ha fatto vedere doti da centravanti moderno, capace non soltanto di mettere la palla in rete, ma anche di sacrificarsi per il bene della squadra. E queste doti fanno letteralmente impazzire un tecnico come Massimiliano Allegri.
Acquistare il Cholito non è sinonimo di successo - anche perché ormai 15 milioni di euro sono pochissimi per prendere un attaccante dal rendimento assicurato - tuttavia, a rigor di logica, pagare così poco per il quarto miglior marcatore della scorsa stagione è un affare. Certo, ci sono delle incognite circa la sua eventuale tenuta mentale in una big, ma la Juventus non ha bisogno solo di rinforzare i titolari, deve avere anche dei rincalzi all'altezza.
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