Il 'problema' Allegri, Marotta, il centrocampo: cosa non va nella Juve. Ma Max 'deve' essere la soluzione

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri / Giuseppe Bellini/Getty Images
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Cosa non funziona nella Juventus di Massimiliano Allegri? I bianconeri hanno 2 punti e dopo 4 giornate non hanno ancora vinto una partita (era da 60 anni che non accadeva) e da 18 partite consecutive continua a incassare gol (nessuna squadra dei top 5 campionati europei ha fatto peggio).

Qualcosa non va, è evidente. Ma cosa? La Juve ha perso i 30 gol stagionali di Cristiano Ronaldo e ha scelto di ringiovanire la rosa, abbassando la media età con il '98 Locatelli, il 2000 Kean e il 2002 Kaio Jorge. La squadra ha perso certezze e ha un problema atavico: il centrocampo.

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri / Jonathan Moscrop/Getty Images

Non può bastare il solo Locatelli a migliorare il reparto mediano. La Juve negli ultimi 3 anni ha ingaggiato CR7 ma ha pian piano indebolito il centrocampo e nel complesso la squadra. Ora la formazione bianconera non fa più paura, le squadre affrontano la Juve senza quel timore reverenziale di prima, convinti che l'impresa sia possibile. La formazione bianconera non è solida come un tempo e la forza della rosa, nel complesso, è stata probabilmente sopravvalutata. E questo ci porta alla dirigenza: manca Beppe Marotta, il miglior dirigente italiano, scaricato con troppa fretta e a cuor leggero dalla Juve. Dopo il suo addio i bianconeri ne hanno azzeccate poche!

Un altro 'problema' è Allegri. Non il tecnico in sé. L'allenatore livornese non è ancora riuscito a trovare la quadra. Il 4-4-2 visto negli ultimi giorni non convince: Chiesa resta fuori in un ballottaggio con Cuadrado? Anche il tecnico dovrebbe avere maggiore coraggio, perché il calcio ormai va in un'altra direzione. Non può bruciare Chiesa, il migliore della scorsa stagione. Come non può bruciare De Ligt bollandolo come 'giovane' (capitano dell'Olanda a 18 anni, leader dell'Ajax arrivato in semifinale). Ma la Juve deve aggrapparsi al suo condottiero. Nelle altre stagioni l'allenatore, che ha spesso faticato in avvio, è poi riuscito a trovare il bandolo della matassa.


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