Cosa mi aspetto dal Derby tra Juventus e Torino
A Torino la stracittadina calcistica riesce sempre ad essere spettacolare. Juventus e Torino, in Italia, sono le due uniche squadre che lo giocano in due stadi diversi: l'Allianz Stadium e l'Olimpico. Stasera il derby andrà in scena nella casa bianconera, con il clima che si preannuncia rovente e con una partita che non sarà mai uguale alle altre.
Juve e Toro sicuramente giocheranno col coltello tra i denti: i primi per consolidare la loro posizione in classifica in chiave Champions, mentre i secondi per espugnare un campo che - negli ultimi anni - ha portato più delusioni che gioie. E' la sfida dei due bomber: Belotti e Vlahovic, col primo che proverà a colpire dopo settimane in infermeria a fari spenti e col secondo che - dopo i sigilli contro Verona e Sassuolo - cercherà di entrare sempre di più nel cuore della tifoseria della Vecchia Signora, magari timbrando il cartellino contro i granata.
E' la partita dei due tecnici: Allegri e Juric. Il primo più pragmatico e orientato al risultato, il secondo invece più propositivo con il suo 3-4-2-1 ricco di gioco e idee. Non solo: il derby della Mole è anche il duello tra i due stopper al centro del mercato: Bremer e De Ligt, due colonne portanti delle rispettive retroguardie che non dovranno lasciare spazi.
E' anche il derby dei gol: basti pensare alla rete al fotofinish di Pirlo nel 2014, al gol di Trezeguet nel 2007 ma soprattutto a quello di Maresca nel 2002 poi culminato con un'esultanza provocatoria nei confronti della curva torinista.
Due poli opposti, che si schiacciano e che danno vita a un confronto affascinante sul rettangolo verde. Le premesse per vivere una sfida mozzafiato ci sono tutte: dal vis a vis tra Belotti e Vlahovic al duello difensivo tra Bremer e De Ligt, per passare anche alla sfida tra due scuole differenti quali l' "Allegrismo" e il "metodo Juric". Ecco cosa mi aspetto da Juve-Toro.
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