Cosa è successo nel mercato invernale della stagione 2021/22 in Serie A?
Dusan Vlahovic arriva a Torino. È trascorso un anno ed è cominciata un'altra sessione di mercato invernale. A comandare in Serie A c'è il Napoli con Juventus e Milan appaiate e pronte a inseguire gli azzurri nella lotta Scudetto. Il titolo italiano non è più una questione tra milanesi, la squadra di Luciano Spalletti si è laureata Campione d'inverno con ben due giornate d'anticipo, forte di un cammino entusiasmante che la distanzia di 7 punti dalle principali inseguitrici.
A gennaio qualcosa, anche se in misura minore, si muove sempre. In Premier League il Liverpool ha ufficializzato Cody Gakpo dal PSV per 42 milioni più bonus, il Chelsea ha speso più di 60 milioni per Badiashile, Santos e Fofana (e a breve potrebbe arrivare anche Joao Felix in prestito), Cristiano Ronaldo esordirà presto con la maglia dell'Al Nassr; al Wolverhampton è arrivato Matheus Cunha, al Southampton Carlos Alcaraz e Mislav Orsic e al Leeds Maximilian Wober. Il nuovo portiere dell'Ajax è Geronimo Rulli, mentre Kasper Dolberg ha lasciato la Spagna per giocare nell'Hoffenheim.
I colpi ufficiali in Serie A sono meno altisonanti e, a questa lista di qualche giorno fa, si sono aggiunti Bartosz Bereszynski, in prestito dalla Sampdoria al Napoli, Devis Vasquez, nuovo portiere del Milan prelevato dal Guaraní, Alex Ferrari alla Cremonese, Youssef Maleh dalla Fiorentina al Lecce, Hans Nicolussi Caviglia alla Salernitana, Salvatore Esposito allo Spezia e i tre colpi dei blucerchiati di Stankovic, Sam Lammers, Bram Nuytinck e Alessandro Zanoli.
Quali sono stati i movimenti principali del mercato invernale del 2022?
A catalizzare l'attenzione ci ha pensato la Juventus. Serviva un attaccante per alzare l'asticella delle ambizioni bianconere ed è arrivato il più promettente della Serie A, con un'operazione di mercato che ha smosso anche le casse della Fiorentina. Dusan Vlahovic a Torino per 81.6 milioni. La Juventus ha quasi contemporaneamente ceduto Dejan Kulusevski e Rodrigo Bentancur al Tottenham, spendendo un'altra decina di milioni per portare Zakaria in Italia (oggi è al Chelsea) e circa 5 per assicurarsi Gatti (e poi lasciarlo in prestito al Frosinone).
L'Inter ha risposto con Robin Gosens, l'Atalanta con Jeremie Boga, il Milan non ha toccato nessun equilibrio trasferendo in rossonero soltanto la promessa della Stella Rossa Marko Lazetic per 4.5 milioni. Napoli, Roma e Lazio hanno deluso sul mercato prendendo in prestito calciatori che non sono poi stati riconfermati a fine stagione (Tuanzebe in Campania, Sergio Oliveira, Maitland-Niles e Jovane Cabral nella Capitale).
La Fiorentina non ha ovviamente incassato senza spendere, acquistando soprattutto nel pacchetto offensivo. Per sostituire Dusan Vlahovic sono arrivati al Franchi Arthur Cabral, 15.5 milioni dal Basilea e Krzysztof Piatek in prestito dall'Hertha Berlino. Il colpo più interessante però è stato Jonathan Ikoné, per cui la società viola a versato 14.2 milioni nelle casse del Lille.
A muoversi con convinzione provando a scuotere senza successo la classifica, ci ha provato il Genoa che, per un totale di circa 20 milioni, ha portato in Liguria Kelvin Yeboah dallo Sturm Graz (6.5 milioni), Silvan Hefti dallo Young Boys (5 milioni), Morten Frendrup dal Brondby (3.7 milioni), Johan Vasquez dall'UNAM Pumas (3.5 milioni) e ancora Roberto Piccoli in prestito oneroso dall'Atalanta (1.8 milioni) e Albert Gudmundsson dall'Az Alkmaar. Una piccola rivoluzione che non ha però consegnato la salvezza al grifone.
Il Torino ha preso Demba Seck e Samuele Ricci, il Venezia Michael Cuisance, Ullmann, Nsame e Nani, l'Udinese Pablo Marí, il Cagliari Lovato e Goldaniga, ma a risaltare sono state le operazioni della Salernitana di Walter Sabatini. Ederson su tutti, per 6.5 milioni dal Corinthians, ma anche Bohinen, Radovanovic, Fazio, Mazzocchi, Perotti, Sepe e Simone Verdi. Una rivoluzione che, al contrario del Genoa, ha inaspettatamente pagato.
Cosa succederà invece nella prima finestra di mercato del 2023? Ci sarà qualche colpo alla Vlahovic e qualche campagna acquisti riformante per le squadre in difficoltà?