Cosa ci ha detto la finale di Supercoppa? Inter schiacciasassi, Juve con grinta ma...
Grazie a un gol al photofinish di Alexis Sanchez, l'Inter batte la Juventus e si aggiudica la Supercoppa italiana, primo trofeo del 2022. È stata una partita combattuta, nella quale ha vinto semplicemente la squadra migliore.
Sì, perché sembra quasi che i nerazzurri - ora come ora - non abbiano rivali, che alla fine riescano sempre a spuntarla. Non per una questione di fortuna, sia chiaro; i ragazzi di Simone Inzaghi riescono ogni volta a trovare il punto debole dell'avversario e a punirlo con forza.
Alla vigilia c'erano tutti i presupposti per puntare tutto su una goleada della corazzata interista. Prima di tutto perché dispone di una rosa migliore e più omogenea, poi perché alla Juve mancavano i suoi uomini di punta. Chiesa - purtroppo per il calcio italiano - dovrà star fuori a lungo, Cuadrado e de Ligt squalificati, Szczesny senza green pass: eravamo propensi a pensare che i nerazzurri avrebbero alzato al cielo la Supercoppa.
E alla fine l'hanno fatto davvero, solo che i bianconeri hanno mostrato una grinta notevole e non hanno ceduto così facilmente. La rete di McKennie ci aveva quasi fatto credere in un'impresa degli uomini di Massimiliano Allegri, solo che alla fine i loro limiti tecnici e la qualità dell'Inter sono venuti fuori.
La Juventus ha cavalcato l'onda d'entusiasmo per la vittoria in rimonta contro la Roma, sfoggiando una prestazione per certi versi eroica. Sapevano che gli avversari erano più forti, ma hanno comunque provato - nei limiti del possibile - a far male all'Inter, a scalfire quella corazza che sembra impenetrabile. Certo, sul piano del gioco non è stata una prestazione entusiasmante - d'altronde la squadra di Acciughina non ha mai sfoggiato un grande calcio - però gli juventini cercavano sempre di riempire l'area di rigore per andare a impensierire la retroguardia nerazzurra.
Cosa ci ha lasciato la finale di Supercoppa? Che l'Inter ha iniziato il 2022 nella stessa maniera in cui - i tifosi facciano ogni scongiuro - lo finiranno; la squadra di Inzaghi non ha rivali nel campionato italiano e solo loro possono perdere lo scudetto. Dal canto suo la Juventus ha mostrato le ennesime lacune sia sul piano del gioco sia su quello della concentrazione. Lo stop di petto di Alex Sandro è sinonimo di disattenzione e superficialità: due caratteristiche che la Vecchia Signora deve lasciare in soffitta se vuole puntare a un buon piazzamento in campionato.
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