Cosa cambia senza la regola del gol in trasferta in Europa
La regola dei gol in trasferta non esiste più sul fronte europeo. Una novità, quella di quest'anno nelle competizioni Uefa, che sembrerebbe avere una motivazione molto chiara: non spingere più la squadra che gioca l'andata in casa ad essere troppo prudente e agevolare in maniera notevole, di conseguenza, lo spettacolo.
A spiegare esplicitamente la ragione di questa scelta è stato Aleksander Ceferin. Il numero uno della Uefa ha sottolineato come la regola dissuadeva le squadre di casa nell'attaccare durante i match d'andata: "La questione è stata dibattuta in vari incontri negli ultimi anni. Nonostante non ci sia stata unanimità di opinioni, molti allenatori, tifosi e altri attori del calcio hanno messo in dubbio la sua correttezza e hanno espresso una preferenza per l’abolizione della norma. L’impatto della regola ora va contro il suo scopo originale in quanto, di fatto, dissuade le squadre di casa, specialmente nell’andata, dall’attaccare, perché temono di concedere un gol che darebbe agli avversari un vantaggio cruciale. Si critica anche l’ingiustizia, soprattutto nei tempi supplementari, di obbligare la squadra di casa a segnare due volte quando ha segnato la squadra in trasferta. È giusto dire che il vantaggio in casa oggi non è più così significativo come una volta. Prendendo in considerazione la coerenza in tutta Europa in termini di stili di gioco e molti fattori diversi che hanno portato a un calo del vantaggio casalingo, il Comitato Esecutivo UEFA ha preso la decisione corretta nell’adottare l’opinione che non sia più appropriato per un gol in trasferta portare più peso di uno segnato in casa".
Un'evoluzione del gioco, che però avrebbe lasciato pressoché indifferenti anche gli allenatori della Serie A impegnati in Champions ed Europa League. Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, si è mostrato totalmente impassibile di fronte a questa novità alla vigilia della sfida col Barcellona: "Dobbiamo giocare come sappiamo. La regola del goal non ci cambia nulla, dobbiamo segnare, anche perché con squadre di questo livello dobbiamo stare attenti ed equilibrati”.
Quasi dello stesso parere anche Massimiliano Allegri, che prima della sfida di domani contro il Villarreal ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Cosa cambia? Non lo so nemmeno io. Non cambia l’approccio alla partita, è sempre dal punto di vista in cui lo vedi. Ci sono pro e contro".
L'atteggiamento al match - stando alle parole dei due tecnici - rimarrebbe tutto sommato lo stesso, ma come ha fatto notare il tecnico livornese ci sono dei pro e contro. Se da un lato la rete siglata in trasferta peserà quanto un gol segnato in casa, dall'altro invece cambierebbero i presupposti di partenza da parte di una delle due squadre in base alle circostanze del momento (non in senso assoluto, dunque). Ma è anche vero che il cambiamento della regola stessa porta ogni gol sullo stesso piano, a differenza della norma precedente che, anziché favorire lo spettacolo, di fatto l'ha talvolta disincentivato. Un esempio? Il Tottenham di Pochettino che nel 2019 ha eliminato City e Ajax beneficiando della regola del 1965.
La novità introdotta dal Comitato Esecutivo UEFA sicuramente rende il doppio confronto, almeno sulla carta, allo stesso livello e oltre a "cancellare" partite senza storia spinge entrambe le squadre a giocarsela a viso aperto. Il cambiamento che (forse) serviva per vivacizzare un po' la competizione.
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