Cos'è andato storto tra Shomurodov e la Roma?
Circa 18 milioni di euro investiti, appena una stagione alla Roma e il suo nome sulla lista trasferimenti. Spesso le operazioni di mercato non vanno come previsto, alcune volte cambia la guida tecnica, altre i problemi possono essere d'ambientamento e altre ancora le necessità impongono un trasferimento forzato anche ai nuovi arrivati.
Un anno dopo sembra non esserci più posto per Eldor Shomurodov nella Roma pensata da José Mourinho. Non che lo spazio ci fosse nella precedente stagione. L'uzbeko ha superato soltanto con la firma Borja Mayoral nelle gerarchie, ma è stato poi a sua volta superato da Felix nell'ordine stabilito dal tecnico portoghese. I numeri della sua prima stagione non trasmettono fiducia nel futuro in giallorosso: 44 presenze, 5 gol e 6 assist, ma per un tempo totale di poco più di 1000 minuti. 32 da subentrato e soltanto 12 le presenze da titolare, in 6 delle quali il 14 è stato sostituito prima del fischio finale.
Alla Roma serviva un vice Abraham, ma nel corso della stagione i giallorossi avrebbero avuto bisogno anche di un riferimento offensivo in grado di convivere con l'inglese. Eldor Shomurodov non era pronto. Le sue prestazioni spesso deludenti e il bisogno forse di altro tempo per apprendere (comprensibile) hanno quindi accelerato l'uscita dell'uzbeko che, secondo diverse conferme, dovrebbe essere sostituito dallo svincolato Andrea Belotti.
Un fisico imponente, una discreta velocità e doti tecniche nella norma. Eldor Shomurodov non è riuscito a brillare in nessuno di questi aspetti ed è probabilmente questo uno dei motivi che ha spinto i giallorossi all'idea di privarsene. Gli impegni sfiancanti di un'Europa League da disputare come squadra protagonista e la volontà, evidente dal mercato, di terminare tra le prime quattro della Serie A, spesso hanno la meglio sui tempi di crescita di un calciatore che ha "già" 27 anni.
I club alla finestra per lui non mancano: stando a quanto riporta Il Tempo, ci sarebbe l'Al Hilal, lo avrebbero sondato Torino e Wolverhampton, ma l'interesse maggiore sarebbe quello del Bologna di Sinisa Mihajlovic, alla ricerca di un interprete offensivo da affiancare a Marko Arnautovic. La Roma lo valuterebbe una decina di milioni e vorrebbe cederlo in prestito con obbligo di riscatto, per fare cassa nonostante un mercato in entrata quasi a parametro zero.
L'incontro instagrammato qualche anno fa e la frasi sul destino non hanno funzionato. La Roma ha vinto un trofeo europeo e l'intenzione dei Friedkin ora è abbastanza chiara. Dopo Celik, Svilar e Nemanja Matic è arrivato Paulo Dybala; dopo Dybala sembra stia arrivando Georginio Wijnaldum, e dopo di lui potrebbe esserci l'avvicendamento Shomurodov-Belotti.
La Roma vuole giocatori pronti, che hanno già raggiunto e possono garantire sulla carta un determinato rendimento. Nella Capitale, i Friedkin e Mourinho stanno provando a livellare verso l'alto. I giovani su cui puntare nella Roma ci sono già (Zalewski, Bove, Kumbulla, Tripi) e il blocco di giocatori determinanti ha un'età compresa tra i 23 e i 29 (Ibañez, Mancini, Spinazzola, Karsdorp, Cristante, Pellegrini, Zaniolo, Dybala e Abraham). La media età dei giallorossi è 24.8 ed è inferiore alle prime 8 della classifica di Serie A dell'anno scorso (escludendo ovviamente la stessa Roma). Serve qualcuno che alzi ancora il livello della rosa, indipendentemente dall'età anagrafica.
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