Corsa, inserimento e gol: Zakaria, la Juve adesso ha la sua "pantera"

Denis Zakaria
Denis Zakaria / Marco Canoniero/GettyImages
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C'è molto entusiasmo in casa Juventus per i nuovi arrivi: l'esordio da sogno di Dusan Vlahovic e di Denis Zakaria ha portato una ventata d'ottimismo a un gruppo che adesso si prepara con grande determinazione e concentrazione alle prossime sfide.

Il centravanti serbo ha timbrato subito il cartellino contro il Verona, lo stesso è capitato anche al centrocampista svizzero con quest'ultimo che ora si candida a diventare uno dei perni centrali della mediana allenata da Massimiliano Allegri.

Denis Zakaria
Denis Zakaria / Valerio Pennicino/GettyImages

Zakaria, a differenza dei suoi compagni di reparto, non ha partecipato in maniera attiva alla fase di fraseggio ma è stato comunque fondamentale per "rompere il gioco" e per dare manforte al reparto offensivo.

L'inserimento nello spazio in occasione del secondo gol attesta la capacità dello svizzero di rendersi un'arma in più non solo per bloccare la costruzione della squadra avversaria ma anche per rendersi un jolly in grado di scardinare le difese.

A fine partita non sono mancati i paragoni con Matuidi, ma Allegri su questo ha voluto far chiarezza: "Zakaria come Matuidi? Il francese era più aggressivo, mentre lui arriva da pantera, mette le gambe ovunque. Ha fatto bene l'interno, si è buttato bene dentro. L'importante è stare tutti bene”, ha dichiarato il tecnico livornese ai microfoni di DAZN, sottolineando come seppur sullo stesso ruolo i due siano profili ben diversi.

L'impatto di Zakaria con l'atmosfera dell'Allianz Stadium e con la maglia della Juve è stato violento. Lui non preferisce costruire bensì mettere le gambe e ostruire la manovra rubando palla. Matuidi era un "diesel da corsa", Zakaria è stato soprannominato "pantera" da Allegri e forse questo soprannome affibiatogli non è mai stato così azzeccato.


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