Corsa, assist e disponibilità: Morata 2.0, la Juve adesso ha il suo nuovo Mandzukic
Torniamo un attimo indietro di qualche ora quando la Juventus ha battuto il Verona fissando il punteggio sul 2-0. I bianconeri hanno avuto la meglio sui gialloblù grazie alle reti di Dusan Vlahovic e Denis Zakaria, ma ciò che è saltato all'occhio di tutti è il nuovo ruolo di Alvaro Morata.
Lo spagnolo adesso si sta ritagliando un ruolo fondamentale nel mosaico tattico di Allegri, non come prima punta bensì come esterno nel tridente offensivo nel 4-3-3 proposto ieri sera all'Allianz Stadium.
Una metamorfosi quella dell'ex Real e Atletico, molto gradita non solo al tecnico livornese ma anche a tutti i tifosi. L'assist per Zakaria in occasione del secondo gol è di pregevole fattura e attesta la versatilità e la nuova funzione di Morata in un modulo mai provato in precedenza, complice anche la mancanza di un attaccante pivot come Vlahovic.
Un nuovo "Mario Mandzukic", una piacevole scoperta e un inedito jolly in fase offensiva e non. Morata adesso diventa determinante per la manovra bianconera grazie alla sua corsa, tecnica e spirito di sacrificio.
La vittoria di ieri contro il Verona lascia ben sperare, con tutto l'ambiente che adesso sembra coeso in vista delle prossime sfide. Anche Morata stesso sembra essere contento dello switch di ruolo: "E' diverso, c'è tanto campo aperto, non è come quando devo proteggere i palloni. Sono contento di essere alla Juve - ha dichiarato a DAZN - di giocare o di mettermi a disposizione in panchina. Bisogna essere contenti quando si vince".
Disponibilità, gioco di squadra e predisposizione al cambiamento: Morata adesso è il nuovo jolly bianconero e riceve anche la standing ovation del pubblico. E pensare che un mese fa la sua permanenza a Torino sembrava tutt'altro che scontata.
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