Coronavirus, Lazio in emergenza: Inzaghi e Tare pensano al "jolly" per il Torino
In casa Lazio continua assolutamente a tenere banco la situazione Coronavirus, con un focolaio scatenatosi a Formello che ha costretto mister Simone Inzaghi a partire alla volta del Belgio con soli 12 calciatori (a cui poi si è unito il tredicesimo, Andreas Pereira) dove poi i biancocelesti hanno impattato 1-1 contro il Club Brugge nella seconda giornata della fase a gironi di Champions League.
L'emergenza, però, ora si sposta sulla Serie A, dove la Lazio - domenica alle 15 - sarà chiamata alla trasferta di Torino contro i granata. E la situazione è alquanto intricata, come ha spiegato il coordinatore dello staff medico del club arrivato ieri: "Nell’effettuazione di lunedì ci sono state delle criticità. Per tutelare i propri tesserati la società ha messo subito in isolamento i casi dubbi nelle rispettive abitazioni". Tra i tanti casi dubbi, al momento, ci sono i nomi di Immobile, Luis Alberto, D.Anderson, Strakosha, Leiva, Armini e Lazzari. Una situazione che ha portato gli ispettori della Procura FIGC ad anticipare la visita a Formello programmata per la prossima settimana per analizzare le procedure attivate dal club biancoceleste.
La Lazio, ora, sta pensando di chiedere il rinvio della gara con il Torino, come ha spiegato anche il ds Tare: "Ci pensiamo, servono le verifiche dei tamponi e venerdì tireremo le somme". Un jolly, l'unico a disposizione, che i biancocelesti potrebbero giocarsi per sperare di recuperare tutti in vista della gara con lo Zenit del 4 novembre.
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