Coppa UEFA e Europa League: le finali tutte all'italiana della seconda competizione europea

Inter Milan's Brazilian forward dribbles past Lazi
Inter Milan's Brazilian forward dribbles past Lazi / PATRICK KOVARIK/Getty Images
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L'Europa League è attualmente la seconda coppa europea per importanza, dietro alla Champions League. Negli anni '90, l'EL, chiamata Coppa UEFA, era addirittura la terza. Davanti, infatti, c'era anche la Coppa delle Coppe. Tuttavia vincerla era prestigiosissimo, probabilmente più di alzare l'attuale Europa League. A puntare alla finale erano alcune delle migliori squadre europee e, proprio negli anni '90, l'Italia ha fatto la parte del leone. Dal 1990 al 1999, infatti, ci sono state ben sette vittorie di squadre del Belpaese. In più di un'occasione, addirittura, abbiamo assistito a finali tutte italiane. Andiamo a vederle.

Juventus-Fiorentina 3-1

Giancarlo Marocchi
Giancarlo Marocchi / Simon Bruty/Getty Images

Stagione 1989/1990. La prima finale tutta italiana in una competizione europea. Da una parte la Juventus di Dino Zoff che aveva eliminato Gornik Zabrze (ricordata per la scomparsa di Scirea andato a visionarli), PSG, Karl-Marx-Stadt, Amburgo e Colonia. Dall'altra la Fiorentina di Roberto Baggio che, nonostante in campionato lottasse per la salvezza, in coppa, aiutandosi con rigori e la regola dei gol fuori casa, aveva eliminato Atletico Madrid, Sochaux, Dinamo Kiev, Auxerre e Werder Brema.

Nella gara di andata, in casa della Juve, i bianconeri partono subito forte con Schillaci che, al 3', scappa sulla destra e mette in mezzo per Galia, il quale batte Landucci, siglando l'1-0. La Fiorentina, però, non si arrende e pareggia dopo poco con l'ex, Renato Buso, che si tuffa di testa sul cross di Di Chiara e infilando l'1-1. Nel secondo tempo, tuttavia, la Juve ripassa in vantaggio. Al 59esimo, infatti, Casiraghi insacca una palla vacante dopo il tiro di Alessio. Infine De Agostini, sugli sviluppi di un corner segna il definitivo 3-1 con un bellissimo tiro dalla distanza. Al ritorno, invece, Baggio cerca il gol in tutti i modi , ma Tacconi è un muro. La Juve, così, festeggia la sua seconda Coppa UEFA.

Inter-Roma 2-1

Stagione 1990/1991. Un anno dopo Juventus-Fiorentina, ecco un'altra finale tutta italiana. Da una parte l'Inter di Trapattoni che eliminò Rapid Vienna, Aston Villa (con una clamorosa rimonta), Atalanta e Sporting Lisbona. Dall'altra parte la Roma di Ottavio Bianchi, capace di battere Benfica, Valencia, Bordeaux, Anderlecht e, infine, Brondby.

Nella partita d'andata, giocata a San Siro, il primo tempo finisce 0-0 con le due squadre che si equivalgono. Durante la seconda frazione di gioco, però, arriva l'episodio che cambia le sorti. Al 57esimo, il giallorosso Comi mette giù Nicola Berti in area di rigore. Dagli undici metri va Matthaus che non sbaglia, battendo Cervone con un tiro potentissimo. 1-0 Inter. Circa dieci minuti più tardi, i nerazzurri trovano anche il raddoppio. Klinsmann, sulla sinistra, va in solitaria, salta due avversari, entra in area e mette in mezzo dove Berti deve solo appoggiare in porta. Al ritorno, invece, la Roma tenta la rimonta, ma l'Inter non concede nulla fino all'81esimo. Voeller mette in mezzo un cross in area dove ci sono quasi tutti i calciatori giallorossi, Muzzi spizza sul secondo palo dove Rizzitelli scarica un sinistro in diagonale. La partita, però, finisce solo 1-0 e, così, l'Inter può festeggiare la sua prima Coppa UEFA.

Parma-Juventus 2-1

PARMA V JUVENTUS
PARMA V JUVENTUS / Getty Images/Getty Images

Stagione 1994/1995. E' l'annata della rivalità tra Parma e Juventus. Le due squadre, infatti, si ritrovano a lottare l'una contro l'altra in tutte e tre le competizioni di quella stagione. In Serie A danno vita a un testa a testa finito con i bianconeri scudettati e la Lazio che supera i ducali all'ultimo, seppur con gli stessi punti. In Coppa Italia le due compagini si scontrano in finale, dove a risultare vincitrice è ancora la Juventus. Infine in finale di Coppa UEFA, ma qui andrà diversamente.

All'andata, al Tardini di Parma, i crociati vanno in vantaggio già al quinto minuto di gioco grazie alla rete dell'ex, Dino Baggio. Il centrocampista, infatti, si getta in avanti e, servito sulla corsa da un fantastico lancio di Zola, batte Rampulla con un mini pallonetto. I bianconeri non riescono a pareggiare anche per via del portiere parmense, Bucci, erettosi a muro. Al ritorno, a San Siro per portare più juventini possibile allo stadio, la squadra di Marcello Lippi spinge forte e al 35esimo riesce a trovare il gol della parità. Torricelli lancia in avanti, pescando Vialli che con un sinistro volante sfonda il muro di Luca Bucci. Al 53esimo, però, Mussi crossa dalla destra dove Dino Baggio, ancora lui, deve solo spingere la palla in porta di testa. 2-1 totale e Parma campione della Coppa UEFA per la prima volta nella sua storia.

Lazio-Inter 0-3

FOOT-INTER MILAN-COUPE
FOOT-INTER MILAN-COUPE / JACK GUEZ/Getty Images

Stagione 1997/1998. Cambia il format con la finale in gara unica, ma non la tradizione italiana. All'ultimo atto ci arrivano, infatti, per la quarta volta due squadre nostrane. Da una parte la Lazio di Cragnotti e Sven Goran Eriksson, capace di eliminare Vitoria Guimaraes, Rotor Volgograd, Rapid Vienna, Auxerre e, infine, l'Atletico Madrid di Vieri. Dall'altra l'Inter di Ronaldo che un anno prima aveva perso la finale ai rigori contro lo Schalke 04.

Nella finalissima di Parigi, i nerazzurri fanno capire fin da subito che hanno intenzione di prendersi la coppa sfuggitagli appena un anno prima e passano in vantaggio al 5' con Zamorano. Simeone, infatti, lancia per il cileno che fa rimbalzare la palla e, poi, anticipa Marchegiani con la punta. 1-0 Inter. Il primo tempo, quasi tutto a tinte nerazzurre, si chiude così. Nella seconda frazione di gioco, l'Inter la fa ancora da padrona e, quando scatta l'ora di gioco, infila lo 0-2. Punizione da destra, cross sul secondo palo dove Zamorano fa sponda per Javier Zanetti che, dal limite dell'area, fa partire un destro imprendibile che finisce alle spalle del portiere laziale dopo aver colpito la traversa. Esattamente dieci minuti più tardi, infine, il punto esclamativo. Moriero serve Ronaldo in campo aperto, esce Marchegiani, serie di finte, il brasiliano mette a sedere l'estremo difensore biancoceleste e appoggia in porta lo 0-3 definitivo.