Coppa Italia, niente inversione di date: Juventus e Milan non fanno sconti e favori all'Inter
Si parla tanto di Coppa Italia tra le pagine dell'edizione odierna del Corriere dello Sport: "C'è l’ok di Spadafora. Coppa Italia il 12 e il 13 - si legge nel taglio alto della prima pagina del quotidiano romano -. Anticipate le due semifinali di ritorno: Juve-Milan la prima gara dopo il lockdown, poi Napoli-Inter. Confermata la finalissima il 17 allo stadio Olimpico. Il ministro: ‘Il calcio riparte con tre partite in chiaro'".
Si fa riferimento, ovviamente, alle parole rilasciate ieri dal Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, e sulle date delle semifinali di ritorno di Coppa Italia: "La ripresa del calcio con la Coppa Italia, come auspicato, avverrà. Le due semifinali sono state anche anticipate per avere un calendario fitto successivo. La prima ci sarà il 12, poi il 13 la seconda e il 17 la finale" ha detto durante una diretta Facebook sul proprio account ufficiale.
Niente da fare, quindi, per i nerazzurri, che in via ufficiosa avevano chiesto di invertire l'ordine delle sfide in modo da non rischiare di dover giocare tre gare in 8 giorni, compreso il recupero con la Samp in programma il 21 giugno (a differenze delle altre tre semifinaliste che non hanno recuperi da giocare). "Per cambiare sarebbe stato necessario l'ok delle altre 3 squadre coinvolte, ma in particolar modo la Juventus e il Milan non hanno fatto sconti ai rivali storici. Neppure il Covid ha portato più serenità o comunque rapporti più distesi tra le grandi", spiega il Corsport.
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