Conte: "L'Inter ha fatto paura alla Juve. Scontro con Agnelli? Serve sportività"

Antonio Conte
Antonio Conte / Marco Luzzani/Getty Images
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Antonio Conte, allenatore dell'Inter, è intervenuto ai microfoni di Rai Sport per commentare lo 0-0 odierno dei nerazzurri in casa della Juventus nel ritorno delle semifinali di Coppa Italia che ha qualificato i bianconeri in finale. Ecco le sue parole.

Conte e Pirlo
Conte e Pirlo / Alessandro Sabattini/Getty Images

Cosa è mancato?

"Avremmo dovuto concretizzare delle situazioni che avevamo creato ed è un peccato anche perché nei 180 minuti penso che si siano viste due squadre che hanno combattuto fino alla fine. Abbiamo pagato dazio per l'andata, per alcuni regali fatti".

Avete profuso il massimo impegno oggi, soprattutto nel primo tempo.

"Abbiamo cercato di far gol perché sapevamo che con un gol sarebbero andati ancor più in difficoltà di quello che erano. Dispiace perché queste partite si giocano in 180 minuti. Abbiamo cercato di rimediare. Si sbaglia, poi bisogna ripartire e riprovare".

Fonti Juventus dicono che c'è stato uno scontro tra lei e il presidente Agnelli?

"Fonti Juventus dovrebbero dire la verità. Penso che il quarto uomo abbia visto cosa è successo, bisogna essere educati. Non c'è niente da dire, dico solo che bisognerebbe avere più rispetto per chi lavora, bisognerebbe avere più sportività".

Antonio Conte
Antonio Conte / BSR Agency/Getty Images

Lukaku?

"Era una partita difficile, non dimentichiamo che giocavamo contro la Juve e contro ottimi giocatori. Diciamo che Romelu nelle ultime partite non è sembrato al 100% ma penso che anche oggi abbia dato il massimo, poi ci sono momenti in cui si è più brillanti e altri in cui si è più opachi ma resta un giocatore importante per noi".

Eriksen?

"Penso abbia fatto la sua parte. Volevamo avere due play, due registi, con lui e Brozo, e penso che da questo punto di vista abbiamo messo in difficoltà la Juve perché la partita l'abbiamo fatta noi, per il resto sono contento di quello che ha dato".

Fuori dalle Coppe, resta il campionato. Obiettivo vero diventa lo Scudetto?

"Noi cerchiamo di lavorare e di guardare in alto. Anche in Champions siamo partiti per cercare di essere protagonisti e di arrivare fino alla fine, a volte ci riesci e a volte meno. L'anno scorso siamo usciti in semifinale di Coppa Italia con la vincente, che era il Napoli, quest'anno siamo usciti con la Juve. E' iniziato un percorso, vediamo di continuare a lavorare per essere dove vogliamo essere. L'importante è che l'Inter faccia paura agli avversari come ha fatto paura alla Juve oggi, ha acquisito nuova credibilità".

Sensi?

"Deve tornare a dare al 100% la sua affidabilità. Ha vissuto un anno in cui è stato bersagliato da infortuni e perdi fiducia in te stesso. Io sto cercando di lavorare a livello psicologico, noi allenatori abbiamo anche questi problemi".

Lautaro?

"Giocavamo contro una signora squadra. Venire qui allo Stadium, fare la partita con questa personalità che ha dimostrato l'Inter dall'inizio alla fine non penso sia da tutti. L'eliminazione brucia ma a livello di prestazione penso ci sia poco da recriminare. Poi gli attaccanti devono segnare, potevamo fare meglio. Quando parlo di step di crescita mi riferisco a tutti. Lautaro è giovane, gioca nell'Inter dall'inizio da un anno e mezzo. Noi dobbiamo vincere da squadra, non abbiamo colpi straordinari dei solisti".


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