Conte: "L'Italia può vincere l'Europeo. Futuro? Anno sabbatico non voluto. Malore Eriksen? Orribile"

Antonio Conte
Antonio Conte / Mattia Ozbot/Getty Images
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Le dichiarazioni di Antonio Conte, allenatore ex Inter e Juventus, ai microfoni di Radio Anch’Io Sport su Rai Radio 1. Il tecnico salentino, al momento senza squadra, ha parlato della Nazionale ma anche del suo futuro.

Europeo?

"Il giudiizio sull’Italia è sicuramente positivo, ha superato il girone in maniera brillante facendo vedere unità d’intenti e voglia da parte di tutte. Non vedo grandissime sorprese nelle altre squadre, si stanno confermando tutte. La Francia e la Germania sono favorite perchè hanno esperienza, storia per arrivare fino in fondo. Il Belgio si è dimostrato un’ottima squadra e il loro futuro dipenderà dal recupero a pieno di De Bruyne e Witsel".

L'Italia?

"Sicuramente l’Italia ha dimostrato continuità, grandi meriti nel vincere e fare la partita. Oggi è candidata per arrivare fino in fondo".

Gli arbitri?

"C’è un modo differente di arbitrare. Quando ero in Premier il contatto o il contrasto viene giudicato in altro modo, si lascia giocare. Quello che accade in Italia si è molto fiscali, come in Spagna. Dipende sempre dal metodo di giudizio e dalla nazione in cui si gioca. Ci sono Paesi in cui il calcio è più duro e maschio, mentre altri dove al minimo contatto si punisce. Io preferisco molto quando l’arbitro lascia giocare di più".

Cosa ti è piaciuto di più dell'Italia?

"Trasmette sicurezza a chi la guarda, c’è grande compattezza. Si vede anche un grande equilibrio nella fase difensiva ed è quello che serve per arrivare fino in fondo. Non prende gol da tantissimo tempo e dà serenità questa cosa. Ora bisognerà aspettare le partite più difficili a livello di impegno però bisogna essere molto fiduciosi, i numeri dell’Italia non sono un caso".

Serie A?

"Sicuramente il campionato italiano si è alzato tanto negli ultimi anni, sono arrivati giocatori importanti che hanno alzato il livello del campionato. Lo vediamo in questo Europeo".

Antonio Conte
Antonio Conte / Jonathan Moscrop/Getty Images

Analogie tra l'Italia di Conte e quella del Mancio?

"Sicuramente c’è un’analogia che mi colpisce: vedere una grandissima compattezza nel gruppo squadra, è un corpo unico e questo mi ha colpito e che rivedo. Questo è un grande punto a favore dell’Italia, per raggiungere risultati straordinari c’è bisogno di unità d’intenti e compattezza".

Euro 2016?

"Noi facemmo un girone eliminatorio buono, c’era il Belgio che era un’ottima squadra. Arrivammo primi e beccammo la Spagna, riuscimmo a batterla e dopo incontrammo la Germania. Facemmo una buonissima partita, peccato per i rigori. Man mano si va avanti il livello sale, giusto avere l’entusiasmo ma si sa che le difficoltà saranno maggiori ora".

Sorpresa all'Europeo?

"Secondo me non penso che lo vincerà una squadra a sorpresa, come successe nel precedente europeo con il Portogallo. Sinceramente non vedo particolare sorprese o squadre che possano vincere il torneo. A vincerlo sarà una delle squadre che sono state pronosticate, speriamo di vincerlo noi ovviamente".

Belgio?

"Il Belgio è sempre una squadra che negli ultimi anni è in testa nel ranking FIFA. Questo vuol dire tanto ma non hanno raccolto niente a livello di vittorie, è una squadra che ha le potenzialità per vincere l’Europeo così come noi. Quando la situazione si fa calda devi solo sperare di aver fatto quel salto di qualità che ti porta nella storia. Il Belgio ha delle potenzialità enormi ma deve coronare questo periodo con una vittoria altrimenti non si ricorderà nessuno di questa squadra".

Malore Eriksen?

"Sono stati momenti orribili, che ho vissuto da solo purtroppo. È accaduto davvero quaclosa di brutto, saremmo rimasti male per qualsiasi altro giocatore ma io ho vissuto determinate esperienze con lui per un anno e mezzo e vederlo lì con gli occhi sbarrati…sono stato male e mi ha colpito in maniera profonda. Sono contento che si è risolta nella maniera migliore, è tornato a vivere ed è la cosa più importante. C’è da ringraziare tutti i compagni, Kjaer in primis e chi è intervenuto perchè bisogna essere preparati a questo tipo di situazioni che possono capitare. Auguro a Christian la serenità, di godersi la vita che è la cosa più importante. Poi ci sarà tempo per fare determinate valutazioni ma il fatto che sia vivo è la cosa più importante".

Futuro?

"Sarà un anno in cui cercherò di studiare, vedrò calcio e cercherò di sfruttare nel migliore dei modi questa situazione tra virgolette non voluta. Va bene così, sfrutterò questo periodo per stare di più con la famiglia e guardare il calcio" riporta CalcioNews24.com.


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